ITALIA - Immigrati. Accordo di integrazione tra straniero e Stato. Approvato Dpr
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28 luglio 2011 19:05
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Dpr che istituisce l'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato. L'accordo prevede che gli stranieri che entrano per la prima volta in Italia, di eta' superiore ai 16 anni, possano stipulare un accordo con lo Stato. Lo straniero si impegna ad acquisire la conoscenza della lingua italiana e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia. Lo Stato assicura allo straniero la partecipazione gratuita ad una sessione di formazione civica di durata tra le 5 e le 10 ore. Lo straniero, che frequenta i corsi, partira' con 16 crediti e dovra' arrivare alla soglia di 30 crediti. Al termine del biennio si svolgera' gratuitamente un test inerente la conoscenza della lingua e della cultura civica. Per i crediti inferiori a 30 ci sara' una proroga annuale dell'accordo. Per i crediti pari o inferiori a zero ci sara' l'espulsione dello straniero.
Per il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, l'accordo di integrazione fra lo Stato e lo straniero e' "un'iniziativa importante che va nel senso della responsabilizzazione e dell'integrazione dello straniero. E' un'innovazione molto rilevante sul tema della gestione dei flussi di cittadini stranieri".
Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi sottolinea: "Non e' affatto uno strumento punitivo, ma consente alla persona immigrata di far valere positivamente cio' che realizza. Non e' un percorso ad ostacoli, sollecita i minimi requisiti di volonta' di integrazione".
I crediti ottenuti dallo straniero verranno decurtati in caso di mancata frequenza ai corsi, e nei casi di condanna penale anche non definitiva, di sottoposizione a misure di sicurezza personali anche in via non definitiva, di commissione di gravi illeciti amministrativi o tributari.