testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Dounia Ettaib, rappresentante donne marocchine aggredita, riceve cittadinanza
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
2 luglio 2007 0:00
 
Il ritorno alla normalita' nella vita di Dounia Ettaib, la vicepresidente dell'Associazione donne marocchine in Italia, aggredita a Milano da due connazionali venerdi' scorso, non sembra arrivare. Ma nel frenetico divenire di questi giorni, oggi per lei c'e' stata una novita' positiva: la cittadinanza italiana, che Dounia attendeva da quattro anni.
Per Dounia, 27 anni, e' un momento 'storico' quando il Prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi, le consegna il decreto di cittadinanza italiana firmato dal ministro dell'Interno. 'E' datato 6 giugno - ci tiene a precisare Dounia emozionata -. La domanda, che e' stata attivata nel 2003, ha seguito il normale iter burocratico. E' da quando sono arrivata in Italia, nel 1989, a nove anni, che aspetto questo momento'.
Ad accompagnare la giovane attivista marocchina c'era l'on.
Daniela Santanche', a cui sono andati i primi ringraziamenti per il sostegno offertole in questi giorni difficili.
La vita di Dounia e' molto cambiata negli ultimissimi giorni.
Il processo per l'omicidio della ragazza pakistana Hina Saleem a Brescia, il vano tentativo di costituire parte civile l'associazione delle Donne Marocchine, e poi le minacce integraliste nelle vicinanze della moschea a Milano. 'Ho paura - afferma -. Spesso per via del mio lavoro sono stata insultata.
Ma questa volta e' stato diverso. Chi mi ha aggredito sapeva il mio nome e mi e' stato riferito che piu' volte si era presentato negli uffici della Provincia in viale Jenner, dove lavoro'.
Dopo l'aggressione Dounia e' stata messa sotto tutela, una situazione a cui ancora si deve 'abituare' ma che sente 'necessaria' e che la rende 'tranquilla'. Per questo ringrazia il ministro Amato, il prefetto, il questore e tutte le persone che si sono attivate in sua difesa.
Il lavoro di denuncia della situazione delle donne nel mondo musulmano non si ferma. Continuera' 'a testa alta' senza permettere a nessuno di 'fermarci nel denunciare le aggressioni'. E' proprio la denuncia l'atto 'necessario' per contrastare le violenze sulle donne perpetrate in nome dell'Islam. 'Perche' non c'entra nulla il maschilismo, quando si aggredisce una donna perche' non porta il velo - spiega Dounia -. Bisogna denunciare queste violenze'. 'Troppo spesso, infatti, i colpevoli restano impuniti perche' giocano sulla paura delle vittime, donne musulmane spesso analfabete, che non sanno parlare italiano, che non conoscono i propri diritti e che non sanno orientarsi nella societa' del Paese che le ospita.
Sono questi i problemi reali, non il diritto di voto'.
In serata l'incontro con il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, per discutere della sua situazione lavorativa. Domani, un altro incontro con il presidente del Consiglio Comunale, Manfredi Palmeri, e mercoledi' a colloquio con il ministro per le Pari Opportunita', Barbara Pollastrini.
Infine, per giovedi' o, al piu' tardi, venerdi' mattina, il 'tanto atteso' giuramento sulla Costituzione italiana.
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS