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 ITALIA - ITALIA - Diritto di voto immigrati per amministrative. Acli auspica direttiva Ue
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9 novembre 2012 9:35
 
Una direttiva dell'Unione europea per concedere il diritto di voto nelle elezioni amministrative ai cittadini stranieri stabilmente residenti nei Paesi membri: e' la richiesta che viene da Palermo, dove le Acli sono impegnate in una quattro giorni sul tema del lavoro e dell'immigrazione in Europa.
Sono circa 20 milioni gli immigrati non comunitari legalmente residenti in Europa (oltre 3 milioni e mezzo in Italia secondo l'Istat). Ma solo alcuni Paesi europei, sottolineano le Acli, concedono il voto agli stranieri che non provengano dai Paesi membri: Svezia, Danimarca, Olanda, Norvegia, Svizzera, Irlanda, Belgio e Lussemburgo. In altri Paesi, come la Francia, la questione è dibattuta da decenni; in altri ancora, l'Italia tra questi, "è forte l'azione di ostruzionismo da parte di alcune forze politiche" affermano le Acli.
"E' tempo di costruire finalmente una politica comune europea sul tema dell'immigrazione - afferma il presidente delle Acli Andrea Olivero - che porti i singoli Paesi a favorire l'integrazione sociale e il riconoscimento dei diritti dei cittadini migranti, a partire dal lavoro e dalla cittadinanza.
Le istituzioni europee stanno tentando da tempo di realizzare a questo scopo un'armonizzazione delle normative e degli strumenti di intervento. Ma fino ad oggi gli Stati dell'Unione hanno coniugato la questione immigrazione soprattutto sul piano della sicurezza, allontanando di fatto il raggiungimento dei diritti di cittadinanza".
Già da oggi in tutta l'Ue è valido il "permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo", un permesso di soggiorno a tempo indeterminato introdotto per forza di una direttiva europea e che viene concesso dopo cinque anni di residenza e a fronte di un reddito minimo di sussistenza. "Ora occorre fare un passo in avanti - afferma Olivero - ed emanare una nuova direttiva per arrivare in tutti i Paesi dell'Unione al riconoscimento del diritto di voto alle elezioni amministrative". "La scommessa dell'integrazione - conclude il presidente delle Acli - si gioca in gran parte sul piano dei territori, delle comunità, degli enti locali, e quello del voto rappresenta un passaggio ineludibile per l'assunzione di precisi diritti e doveri da parte degli immigrati e delle stesse istituzioni. Un passaggio fondamentale per la stessa costruzione dell'unità politica e non solo economica dell'Unione europea".

 
 
 
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