L'Olanda ribadisce il suo no all'ingresso nell'area Schengen di Romania e Bulgaria, che pure, tecnicamente, sarebbero pronte. A Bruxelles per il Consiglio giustizia ed affari interni - per l'Italia c'e' il sottosegretario agli Interni Sonia Viale - il ministro per l'Immigrazione olandese Gerd Leers ha scandito: "Noi non siamo a favore di un'adesione in questo momento, per noi deve essere chiaro che possiamo fidarci" di Romania e Bulgaria, cui l'Aja contesta un impegno insufficiente nella lotta alla corruzione ed alla criminalita' organizzata.
"Immaginate di avere una porta con le otto migliori serrature del mondo - e' il paragone che Leers usa per ribadire il suo 'no' - ma davanti a questa porta c'e' qualcuno che lascia entrare tutti. Ecco, allora abbiamo un problema". A fianco dell'Olanda e' schierata anche la Finlandia, riferiscono fonti diplomatiche, pessimiste sulla possibilita' che si arrivi ad un accordo sulla proposta di compromesso che nelle ultime settimane ha guadagnato sempre piu' consensi tra gli altri Paesi: eliminazione quest'anno dei controlli alle frontiere aeree e marittime e rinvio al 2012 della fine dei controlli ai confini terrestri.
In proposito, Germania e Francia avrebbero chiarito che questo secondo passaggio non sarebbe automatico, ma condizionato a migliori risultati nella lotta al crimine ed alla corruzione da parte di Sofia e Bucarest. "Dobbiamo conciliare gli interessi dei Paesi membri alla loro sicurezza con i giustificabili interessi di Bulgaria e Romania di divenire finalmente membri a pieno titolo" della comunita' europea, ha osservato il sottosegretario agli Interni tedesco, Ole Schroeder.