Da circa 1 anno ho conosciuto un ragazzo pakistano, e vorrei poterlo far arrivare qui in Italia per una breve vacanza.
Purtroppo nonostante abbia espletato tutte le procedure richieste per il visto, assicurazione sanitaria, fidejussione bancaria, lettera di invito, biglietti aerei di andata e ritorno ecc.ecc., la richiesta non è stata accettata.
La motivazione addotta dall'Ambasciata italiana in Pakistan è stata "non avendo certezza di una data di rientro".. quando aveva in mano tutta la documentazione necessaria, compresi i biglietti dell'aereo.
Mi è stato consigliato di fare ricorso al Tar del Lazio, ma il risultato non è scontato, e non saprei come muovermi.
Io vivo solo, sono sieropositivo e ho bisogno di questa persona, è tutto quello che ho..
Grazie per una vostra risposta.
Alberto, da Gazzuolo (MN)

Risposta:
purtroppo abbiamo poco da aggiungere a quanto già sa. Il risultato del ricorso non è scontato ma, soprattutto, la sentenza non arriverebbe in tempi brevi, e quindi si vanificherebbe anche lo sforzo economico del processo amministrativo. Il nostro suggerimento, prima di valutare se intraprendere o meno questa strada, è di cercare un contatto con l'ambasciata, per capire cosa è mancato a loro avviso, e di quali integrazioni documentali necessitano. Nel caso, farebbe prima a reistruire la pratica, allegando questa volta la documentazione ulteriore richiesta.
Ci tenga aggiornati,
ADUC Immigrazione - http://immigrazione.aduc.it/
----------------
Ha risposto Emmanuela Bertucci: http://sosonline.aduc.it/info/bertucci.php