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Permesso di soggiorno
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Lettera 
27 novembre 2015 0:00
 
Sono un cittadino del Bangladesh, ho fatto una richiesta di ricongiungimento familiare per mia moglie e la Prefettura di Palermo mi ha dato il nulla osta che ho mandato all'ambasciata italiana di Dhaka in Bangladesh che mi ha dato il visto per mia moglie che è entrata in Italia già da quasi una anno, ma non riesco a fare avere un permesso di soggiorno di mia moglie perché la Questura di Palermo vuole anche il certificato di matrimonio tradotto e legalizzato dall'ambasciata italiana in Bangladesh anche se con il nulla osta e il visto il Comune di Palermo ha registrato la residenza di mi moglie e il matrimonio fatto in Bangladesh. Per fare questo documento ci vuole almeno 800 euro ed io in questo momento non posso. La Prefettura dice che non c'è bisogno di questo certificato perché dopo il nulla osta, l'ambasciata rilascia il visto solo dopo essere sicura del rapporto di famiglia che c'è tra me e mia moglie e quindi basta per il permesso soggiorno. Dovrei chiedere ad un avvocato, ma anche questo non posso permetterlo. Cosa mi consigliate voi? La Prefettura ha ragione?
Grazie.
Md., da Palermo (PA)

Risposta:
purtroppo riteniamo che la Questura abbia ragione nel suo caso. Infatti, la procedura di rilascio del visto di ingresso non toglie che il permesso di soggiorno sul nostro territorio sia rilasciato a seguito di una autonoma istruttoria che vede necessariamente presente il titolo matrimoniale (che poi è la base ed il cuore del procedimento nonché la sua giustificazione). Provi a chiedere direttamente al dirigente dell'ufficio immigrazione un incontro per poter spiegare la situazione e tentare una soluzione che però, le diciamo, non corrisponde a quanto la normativa prevede.
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