testata ADUC
Matrimonio con straniero irregolare
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
8 aprile 2015 0:00
 
Chi La scrive la saluta cordialmente e chiede un chiarimento per aiutare a una umile signora peruviana che lavora come badante e ha il permesso di soggiorno e vuole sposarsi con il suo compagno peruviano senza documenti ma anche lui lavora da anni nella distribuzione di giornali. Lui purtroppo non è riuscito a regolarizzarsi. Io avevo consigliato a questa coppia sposarsi in Peru'. La signora peruviana era partita per Peru' e il suo convivente aveva fatto una delega per sposarsi per procura ma purtroppo il breve tempo di permanenza della signora peruviana in Peru', non ha giovato a fare realtà questo obbiettivo. Posteriormente la signora peruviana avrebbe fatto il ricongiungimento al neo sposo e lui, avrebbe dovuto viaggiare e giù en Peru', chiedere al Consolato italiano il nulla osta e ottenere il visto, ma purtroppo il breve tempo di permanenza della signora peruviana in Peru', non ha giovato a fare realtà questo obbiettivo. Ho saputo che esiste questa sentenza della corte Costituzionale 245/2011 http://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2011&numero= 245 la quale stabilisce che è possibile sposare un clandestino. Si di applicazione, allora i peruviani potrebbero sposarsi qui a Firenze. Ma d'accordo all'articolo 54 del testo unico degli Enti locali, comma 5-bis si segnala che il sindaco segnala alle competenti autorità, giudiziaria o di pubblica sicurezza, la condizione irregolare dello straniero o del cittadino appartenente ad uno Stato membro dell'Unione europea, per la eventuale adozione di provvedimenti di espulsione o di allontanamento dal territorio dello Stato? Dalla lettura di questo articolo capisco che seppure la Corte Costituzionale abbia eliminato l'obbligo per lo straniero irregolare e scapolo, di esibire i documenti di soggiorno, resta il fatto che appurato in concreto il suo stato di clandestinità restano gli obblighi di segnalazione e denuncia. Quindi, non è detto che fatte le pubblicazioni, il matrimonio si celebrerà. E questo secondo me, è un rischio che non vorrei consigliare a una coppia di persone umili, che lavorano onestamente e non credo che abbiano abbastanza risorse per pagare avvocati in un eventuale processo ante il TAR. Gentilmente chiederei il vostro chiarimento e consiglio.

Risposta:
sinceramente non crediamo che, una volta effettuate le pubblicazioni, ed espletate le formalità del caso, vi siano ragioni per temere che l'ufficiale dello stato civile non celebri il matrimonio per procedere prima alla segnalazione della clandestinità del nubendo. Tanto che il soggetto si trova già clandestino sul nostro territorio e rischia ad oggi di esser espulso.
ADUC Immigrazione - http://immigrazione.aduc.it/
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS