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Ingresso per motivi umanitari
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Lettera 
4 ottobre 2016 0:00
 
Una ragazza sud sudanese temporaneamente domiciliata in Uganda per motivi di studio e' stata malmenata con oggetti contundenti e minacciata di morte dai fratelli tre settimane fa per aver iniziato una relazione con un italiano. Un fratello e' stato detenuto per due giorni dalla polizia ugandese e poi rilasciato. Da quel momento la ragazza ha dovuto nascondersi: ha dovuto cambiare abitazione, numero di telefono, non puo' uscire per non essere vista, non puo' completare i suoi studi etc; insomma non puo' piu' avere una vita normale. Mi chiedevo se questa drammatica situazione potesse essere ritenuta come base sufficiente per una richiesta di un qualsiasi tipo di visto e successivo permesso di soggiorno al fine di poter fuggire da tale ferocia e cercare di ricominciare una vita pseudo normale.
In attesa di una loro risposta, invio distinti saluti.
Christian, da Napoli (NA)

Risposta:
potrebbe tentare la richiesta di ingresso per motivi umanitari, se supportata da prove e da evidenze dei fatti che racconta, al Questore, una volta in Italia.
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