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Documento non riconosciuto: perché?
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Lettera 
1 marzo 2017 0:00
 
Buongiorno gentile consulente,
una mia amica di nazionalità ucraina che ha lavorato come badante in Italia per molti anni ma che non raggiunge i contributi pensionistici minimi necessari, raggiunta l'età pensionabile sta facendo domanda di assegno sociale all'INPS, essendo indigente e avendo tutti i requisiti. Ha presentato la documentazione richiesta, con documenti difficili da reperire dovendo essere richiesti in Ucraina. Ciò nonostante la domanda è stata respinta con la motivazione che il certificato di stato civile che ha prodotto (è vedova) è soltanto un'autocertificazione. In realtà il documento porta il timbro statale e la firma del Ministero della Giustizia di Ucraina, nonché la marca da bollo del Ministero della Giustizia Ucraina, ed è certificato quale atto pubblico, attestato e registrato a Kiev, capitale di Ucraina, presso lo stesso Ministero di Giustizia. Tale documento porta poi l'apostilla, sia in originale sia nella traduzione, secondo gli accordi internazionali dell’Aja sui reciproci riconoscimenti dei documenti tra gli stati aderenti. Ritengo quindi che abbia piena validità in Italia.
Tramite il patronato farà ricorso. Allora mi chiedo il da farsi per il rispetto del suo diritto. Se ci sarà una discussione del caso in tale seconda istanza, si potrà intervenire con un legale? Quali altre modalità di difesa si possono prendere in considerazione?
Grazie cordiali saluti
Giuseppe, da Milano

Risposta:
senz'altro l'azione giudiziaria dinnanzi al tribunale civile (giudice del lavoro per competenza funzionale in materia previdenziale).
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