Chi scrive è un semplice cittadino invalido al 100% con una pensione minima. Da un paio di anni innamorato di una donna russa di nazionalità, laureata in ingegneria (mai lavorato come ingegnere) e come ben saprà la legge Bossi- Fini ci impedisce di vivere insieme in Italia a meno che non ci sposiamo. Lei può farlo in quanto mai sposata mentre io sono soltanto separato con molte difficoltà per divorziare e comunque la cosiddetta legge impedisce alle famiglie "di fatto" di formarsi indipendentemente da un atto matrimoniale. Oggi si parla di famiglie di fatto per fare una legge di regolarizzazione di queste famiglie ma in realtà si impedisce la formazione con persone che sono extracomunitarie. Mi rendo conto delle difficoltà che queste cose comportano a livello di leggi per l' immigrazione ma ci dovrebbero comunque essere delle eccezioni. Io ho 66 anni e forse mi rimane una decina di anni da vivere se il buon Dio permette e allora perchè non viverli con la vicinanza di una persona con cui scambiare i propri sentimenti, che ti accudisce per amore vicendevole invece di andare a finire i propri giorni in un istituto per anziani freddo e senza calore umano? Ho cercato di verificare se i flussi di immigrazione per lavoro mi permettevano di farla venire ma fino ad oggi questi flussi sono chiusi per i lavoratori EC e con la situazione lavoro oggi in italia non credo che potranno aprirsi prima della mia morte. Mi rivolgo a voi per chiedere cosa posso fare per potere abbracciare la persona amata ogni giorno invece di due volte all'anno per due settimane vista la difficoltà nel potere avere un visto di ingresso. Mi perdoni l'ardire ma non so veramente dove sbattere la testa.
Franco, da Torino (TO)

Risposta:
purtroppo non ci sono molte alternative al matrimonio con la sua compagna. La stessa potrebbe, in alternativa, decidere di studiare in Italia, e chiedere un visto per studio rinnovabile poi a secondo a del tipo di corso intrapreso. Tale visto ha il pregio di non esser sottoposto a limitazioni numeriche.
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