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Codice del turismo e cittadini extra ue
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Lettera 
17 settembre 2012 0:00
 
Volevo sapere se l'articolo 37 del codice del turismo, il quale dice che "Nel corso delle trattative e comunque prima della conclusione del contratto, l'intermediario o l'organizzatore forniscono per iscritto informazioni di carattere generale concernenti le condizioni applicabili ai cittadini dello Stato membro dell'Unione europea in materia di passaporto e visto con l'indicazione dei termini per il rilascio" è davvero applicabile SOLO ai cittadini UE e non a quelli extra ue: un cittadino non membro dell'unione Europea, qualora ne avesse bisogno, non avrebbe diritto come un cittadino europeo di essere opportunamente informato e tutelato secondo le normative di questo codice del consumo? Grazie
Silvia, da Casinalbo (MO)

Risposta:
crediamo che la limistazione delle informazioni ai soli cittadini ue risponda all'esigenza di rendere edotti i membri della unine europea che hanno regole comuni. Diverso è il caso dei cittadini extra ue che hanno (salvo per le regole previste dal Trattato di Shengen in materia di uniformità di visti di ingresso) diversità di trattamento e leggi sull'immigrazione, a seconda del paese dove vanno. In buona sostanza si vuol evitare che incomba sull'operatore turistico l'onere (invero gravoso e difficile) di sapere molto di legislazione straniera.
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