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Cittadinanza Jure sanguinis
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Lettera 
14 febbraio 2007 0:00
 
Vi pregiamo cortesemente aiutarci con la problematica che affrontiamo, questa lettera abbiamo inviato al prefetto Ciclosi, ai difensore civico di tutte le regione e vogliamo portare anche alla Vs. conoscenza ai fini di avere un aiuto da parte VS. La prego di voler prendere atto e possibilmente porre rimedio ad una disagevole situazione che da troppo tempo si verifica a sfavore di cittadini italiani nati all'estero 'jure sanguinis' che sono istruiti a recarsi in Italia ai fini di vedere riconosciuto il diritto alla propria cittadinanza Italiana, gia' acquisito con la nascita. Teniamo a fare presente che le rappresentanze italiane in Brasile, consolati e ambasciate non sono piu' in grado di provvedere alle convalide in tempi ragionevoli, dovuto alle innumerevoli richieste, attualmente l'attesa per l'accoglimento della domanda presso i consolati e' tra 8 e 20 anni! Ulteriore complicazione adesso, per chi arriva in Italia e' il nuovo sistema per l'ottenimento del permesso di soggiorno con i KIT alle poste. Visto che si tratta di italiani dalla nascita e che non abbiano mai rinunciato, non vediamo perche' si debba affrontare la "via crucis" degli stessi procedimenti applicati agli stranieri essendo che i propri atti che portano con se sono gia' debitamente tradotti e legalizzati dal Consolato Italiano competente in Brasile comprovando il diritto Jure sangunis. Le questure operano via posta, e il risultato fino adesso si e' dimostrato un disastro, alcuni connazionali hanno richiesto il ps. In data 06/11 a titolo 'turismo' (l'unico possibile a chi arriva in Italia per la prima volta e deve effettuare l'iscrizione anagrafica), dove la prevista massima validita' e' di 90 giorni e continuano ad aspettare senza nessun chiarimento senza parlare nella cifra che si deve pagare e il non ottenimento in tempi necessari a dare inizio al processo. Stiamo unitamente presentando la seguente proposta alle varie regioni opzioni:
1) Quando il cittadino (gia' Italiano per nascita) arriva in Italia, rivolgersi direttamente al comune scelto e dove ha trovato l'ospitalita', - portare i propri atti legalizzati che devono essere visionati,(entro il 7° giorno dal arrivo, perche' entro l'ottavo devono fare il permesso di soggiorno) una volta che il comune ha visionato gli atti consegna all'interessato una dichiarazione di visone della documentazione. L'interessato con questa dichiarazione si presenta direttamente in questura, poiche', quella dichiarazione li da il diritto di richiedere il "ps" per attesa cittadinanza. Con la presentazione in comune del comprovante della richiesta di permesso della questura o delle poste e la fotocopia dei moduli, deve poter iscriversi nella popolazione residente, visto che questa e' la condizione essenziale per poter dar inizio al processo di trascrizione e riconoscimento della propria cittadinanza.
2) Quando il cittadino (gia' Italiano per nascita) arriva in Italia, rivolgersi direttamente all'ufficio postale chiedere il permesso di soggiorno per turismo , fare una fotocopia del modulo compilato e con la ricevuta delle poste andare al comune scelto e dove ha trovato ospitalita' portare i propri atti e chiedere di essere iscritto nella popolazione residente e cosi' la trascrizione degli atti e il riconoscimento della cittadinanza. La differenza e' che la opzione 1 consente al cittadino di fare il permesso di attesa di cittadinanza (quale validita' e' superiore ai 90 giorni), poi la residenza, poi la trascrizione degli atti. La opzione 2 invece, consente il cittadino di effettuare la residenza senza dover attendere al permesso di turismo, che alla luce dell'attuale situazione, o non verra' emesso, o arrivera' dopo la scadenza, pertanto, troppo tarde. Con la residenza, poi la trascrizione degli atti. Distinti saluti.
Batista, da Loreto

Risposta:
Grazie per la segnalazione che prenderemo in considerazione. Peraltro non e' la prima e interndiamo sollecitare un'interpellanza parlamentare al Ministro degli Affari Esteri, Massimo D'Alema.
Aduc Immigrazione
 
 
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