Una azienda italiana, ha inoltrato la modulistica per l'assunzione, come lavoratore dipendente del settore commercio, della mia compagna (bulgara) inoltrando come richiesto, raccomandata con ricevuta di ritorno allo sportello unico per l'immigrazione presso la prefettura di appartenenza. Trascorso oltre un mese, mi sono recato in prefettura ed ho chiesto informazioni. Questi mi hanno risposto che l'ufficio provinciale del lavoro non aveva ancora risposto alle loro richieste. Mi sono interessato presso l'ufficio provinciale del lavoro e l'addetto all'immigrazione (deve solo controllare la regolarita' contributiva dell'azienda che assume) mi ha risposto che ci vogliono 90 giorni, in barba alle leggi 142 e 241/90. Nel frattempo questa persona che e' un ingegnere, non puo' lavorare, non ha copertura sanitaria e trascorsi i 90 giorni dovra' lasciare l'italia. Ritengo sia una cosa assurda. Cosa si puo' fare?
Vito, da Monopoli
Risposta:
Il datore di lavoro puo' intimare con una messa in mora alla Direzione del lavoro il rilascio del nulla osta, secondo quanto previsto dalla legge 241 del 1990. La sua compagna non e' obbligata a lasciare l'Italia, poiche' neocomunitaria.
Aduc Immigrazione