testata ADUC
Associazioni di volontariato in materia di immigrazione
Scarica e stampa il PDF
Lettera 
23 febbraio 2007 0:00
 
Salve Aduc sono Claudia una ragazza di 21 anni che ha prestato volontariato presso un centro, che diceva (perche' ora sono convinta piu' che mai che fossero solo chiacchiere) di assistere gli immigrati, questi ragazzi venivano e pagando una retta di 145 euro annuali, potevano avere vestiti (che gia' gli spettavano visto che erano donazioni di persone) cibo (di fianco c'era una mensa per i poveri, per i quali io e altre colleghe ci siamo dovute battere perche' non buttassero il cibo dopo la mezz'ora di apertura ma ce lo lasciassero nel centro, in modo da poter essere disponibile per chiunque venisse e avesse fame) e piu' di altro, cio' che attirava questi ragazzi era la promessa che entro tre mesi dall'iscrizione avrebbero avuto il permesso di soggiorno, tra questi un ragazzo, venuto in Italia, regolarmente con il visto per turismo di un mese, che si era avvicinato all'associazione sperando di poter ottenere il permesso per potersi muovere liberamente per l'Europa per promuovere un associazione che ha in Ghana di aiuto per gli orfani, il presidente l'ha accolto molto positivamente, non parlava italiano, ma sapeva leggere e scrivere perfettamente in inglese essendo nel suo paese un insegnante, l'ha assunto a lavorare nel centro, facendolo dormire in una specie di "barracca", per i primi mesi faceva orari assurdi iniziando dalle 8 di mattina fino anche a mezzanotte, interropendo solo 30 minuto per pranzare, intanto ogni giorno gli garantiva che avrebbe avuto il permesso di soggiorno subito, che anzi avrebbero collaborato insieme, che l'avrebbe fatto diventare ricco, sono passati circa 4 mesi e ovviamente il permesso di soggiorno non e' arrivato cosi come nn e' mai stato pagato per il lavoro che ha svolto nel centro, mai neanche per un mese, attualmente ha lasciato il centro, ma aspetta ancora che lo paghi o che almeno gli ridia i soldi (300 euro) che lui gli aveva prestato, il suo visto e' ovviamente scaduto, e allora mi chiedo, possibile che non ci sia niente da fare per lui? poiche' la sua unica colpa e' stata quella di fidarsi di una persona che aveva un centro, sostenuto da una chiesa, quindi all'apparenza a norma, e di non sapersi muovere facilmente perche' non parlava l'italiano (e noi parliamo, quando lo parliamo, molto male l'inglese) davvero la sua unica possibilita' e di ritornare nel suo paese e chiedere un altro visto che con molta probabilita' potrebbero non dargli? purtroppo all'epoca io ne sapevo ancora meno di lui in questa materia, e mi fidavo anche io di quel presidente, ma piu' che altro mi divertivo a stare con quei ragazzi, e quindi forse, piccole campanelli di allarme, facevo finta di non notarli fino a quando poi i nostri modi di lavorare sono diventati completamente opposti, ora non lo vedo da 3 mesi, ma con questo ragazzo continuo a restare in contatto, e spesso usciamo insieme, per fargli capire che a Napoli, non siamo tutti uguali, spesso anche andando contro la mia famiglia che teme che se ci dovessero fermare in macchina insieme o per la strada potrei avere seri problemi, ma ignorare il problema non e' mai la soluzione. Grazie anche solo perche' ho trovato in questo sito la possibilita' di parlarne.
Claudia

Risposta:
Raccogliamo la sua testimonianza e la ringraziamo per averla condivisa. La pubblichiamo sul nostro sito.
Aduc Immigrazione
 
 
LETTERE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS