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Pacchetto Sicurezza e Immigrazione: stretta sui ricongiungimenti familiari. Vessare i regolari non e' la soluzione al "problema" sicurezza
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Comunicato di Claudia Moretti, responsabile Aduc-Immigrazione
2 luglio 2008 0:00
 
Si annunciano provvedimenti pesanti in materia di ricongiungimenti familiari per gli immigrati: aumento del reddito minimo per ottenerlo, limitazione dell'ambito dei parenti con i quali lo straniero puo' ricongiungersi e altre modifiche all'attuale testo unico sull'immigrazione.
Ricordiamo che nella passata legislatura la materia del diritto all'unita' familiare era stata rivista e uniformata alla legislazione europea, adeguandone tempi e casi a quelli degli altri Paesi comunitari. Oggi si torna nuovamente indietro e, al pari di quanto accadde con la legge Bossi-Fini, si colpiscono proprio quei soggetti che in Italia vivono da regolari e che hanno deciso di portare la propria famiglia con se'.
La maggioranza di governo finge di ignorare che agevolare la compresenza sul nostro territorio del familiare dello straniero e', oltre che ragionevole e umano, il modo per diminuire il conflitto, aumentare l'integrazione, rendere piu' sereno e stabile chi da straniero decide di lavorare e vivere altrove. Il canale familiare rappresenta una forma legale e controllata di immigrazione che non ha nulla a che fare con la sicurezza, cui l'emendamento intende porre rimedio. Al contrario: l'incertezza e la precarieta' con la quale si mira a disincentivare il trasferimento di un nucleo familiare in Italia crea disagio e ostilita' proprio in quello straniero che procede regolarmente nel suo percorso di integrazione e legalita'.
Evitiamo commenti sugli emendamenti che aboliscono il silenzio-assenso, una formula con la quale si garantiva attuazione al diritto all'unita' familiare contro la cronica inadempienza delle amministrazioni che violano le norme sui tempi del procedimento amministrativo. Si propongono ora sei mesi di tempo per valutare le domande di nulla osta al ricongiungimento... e se da sei mesi si dovesse passare a dodici? Pazienza, l'immigrato aspettera' a riabbracciare i suoi figli o il suo coniuge.
No.Questo e' esattamente quello che rende un Paese nemico anziche' amico, che rende lo straniero ancora piu' straniero, lo emargina lo maltratta e lo vessa inutilmente.
 
 
 
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