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Immigrazione. Polemiche a San Marino: abrogare il divieto italiano di matrimoni clandestini
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Comunicato di Emmanuela Bertucci
14 gennaio 2011 13:30
 
 Il nostro intervento sui matrimoni degli irregolari nella Repubblica di San Marino ha suscitato polemiche con le autorita' del Titano. Il Segretario di Stato per gli Affari interni, Valeria Ciavatta, si e' sentita –a torto a nostro avviso– attaccata (1), quando in realta' le riflessioni contenute nell'articolo erano incentrate sul comportamento del Governo italiano, e sul suo ennesimo paradosso.
Il pacchetto sicurezza del 2009 –che contiene il divieto di matrimoni con cittadini stranieri extracomunitari clandestini– e' stato “venduto” agli italiani come una stretta alla morsa dell'illegalita', poco importa se sull'altro piatto della bilancia c'e' un diritto fondamentale della persona umana –il diritto al matrimonio– che viene sacrificato. Da tempo lamentiamo l'illegittimita' di questa norma e anche la difficolta' di far valere questa illegittimita', perche' e' altamente improbabile che un clandestino si rivolga alla giustizia italiana se un ufficiale di stato civile gli nega il matrimonio: verrebbe immediatamente espulso.
Un divieto assurdo, che in questo caso e' diventato un anello che non tiene nella catena della lotta ai clandestini: chi puo' –perche' ha i soldi– risolve altrimenti, andando all'estero. Il paradosso di cui sopra consiste nel fatto che quello stesso Governo che serra le fila contro i clandestini negando loro un diritto fondamentale della persona (qualunque sia la sua nazionalita'), incoerentemente non si cura poi di affrontare il “problema” dei matrimoni celebrati a San Marino.
Forse, consapevole dell'assurdità del divieto, preferisce chiudere gli occhi davanti a quei (per ora non numerosi) matrimoni comunque celebrati nel cuore della Romagna, anche se all'estero. Preferiremmo invece che il Governo italiano rivedesse le sue scelte in tema di politiche migratorie e abrogasse il divieto –aggirato– di matrimoni clandestini.

Quanto poi alla dichiarazione del Segretario Ciavatta, secondo cui Aduc le avrebbe attribuito frasi non sue, qui la fonte cui abbiamo attinto.

La vicenda, peraltro, gia' circolava sul web da settimane1  2  3

(1) Vedi qui e qui anche in video
 
 
 
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