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Immigrazione. Oggi si apre la Conferenza nazionale, senza una politica
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Comunicato di Primo Mastrantoni
25 settembre 2009 12:58
 
Si apre oggi a Milano la Conferenza nazionale sull'immigrazione. Non ci sembra che questo, o i precedenti governi, abbiano una "politica per l'immigrazione" e non ci sembra che sia chiaro ai nostri governanti l'idea che non c'e' barriera che possa resistere al desiderio delle persone di migliorare, oggi, le condizioni proprie e, domani, quelle dei propri figli. L'atteggiamento oscilla tra l'esposizione muscolare, la voglia di isolare e colpire il "diverso" e quello del lassaiz-faire o del buonismo, salvo poi accorgersi che esistono le bidonville dentro le nostre citta'. Lo Stato non riesce a garantire un adeguato intervento sociale per gli anziani sicche' del milione e mezzo di colf e bandanti il 72% sono immigrati (1). Dove verrebbero collocate queste persone anziane e con quali costi senza l'assistenza degli immigrati? Al tutto si aggiunge la voracita' di molti imprenditori, al Nord come al Sud, che sfruttano le condizioni degli immigrati, irregolari o no, per arricchirsi. Insomma il quadro e' quello di uno Stato impotente e di una moltitudine di affaristi di turno. Appare ovvia la considerazione che chi sta bene a casa propria non emigra e allora occorre creare le condizioni perche' cio' avvenga. Certo che lo 0,3% del PIL che stanziamo per il Terzo Mondo non e' sufficiente, soprattutto se i fondi servono a finanziare interventi a pioggia basati prevalentemente su l'invio di derrate alimentari. Occorre puntare, in prima istanza, su assistenza tecnica, provvista di sementi e attrezzature e apertura dei mercati di sbocco. Se non si cambia politica, o meglio se non si fa politica, il problema si ampliera' sempre piu', con buona pace dei celoduristi


 
 
 
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