testata ADUC
Giustizia e stupri. Lo Stato a due marce
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Primo Mastrantoni
21 marzo 2009 0:00
 
"Hanno presi i rumeni sbagliati". Cosi titolava qualche settimana fa un quotidiano nazionale. Questo Stato viaggia a due marce: una per i cittadini italiani l'altra per gli stranieri. L'italiano Franceschini, accusato di stupro la notte di Capodanno a Roma e' stato scarcerato. I rumeni Racz e Loyos non accusati dello stupro del parco della Caffarella (Roma) restano in carcere per calunnia e per l'accusa di un altro stupro, che e' da dimostrare. Se non ci fosse stata la prova del Dna e se in Italia esistesse la pena di morte probabilmente i due rumeni sarebbero stati condannati. Come si puo' avere fiducia nello Stato, nelle sue leggi e nell'applicazione delle stesse quando appare tale diversita' di comportamento in relazione alla nazionalita'? In quale mani e' messa uno dei beni piu' preziosi quale la liberta' personale?
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS