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28 giugno 2023 20:21 - CCastellani
Sì, mi pare estremamente semplicista. E' un tema molto complesso. L'articolo non tiene conto di quanto il mercato del lavoro stia rapidamente evolvendo e sia mascherato dalla retorica governativa. C'è disoccupazione e allo stesso tempo le imprese hanno difficoltà a trovare personale qualificato. Si può colmare questo gap con l'immigrazione legale di personale qualificato (come citato da jj2006), non certo come sta succedendo adesso con la politica dei barconi. I governi creano milioni di posti di lavoro (io li chiamerei "posti" e basta, visto che vedo il lavoro come produzione di beni e servizi) in elefantiache burocrazie nel circolo vizioso di ottenere supporto e voti clientelari sia perché ricattati dalle burocrazie stesse. L'automazione ha ridotto il bisogno di lavoratori nelle attività primarie; l'informatica ha già relegato milioni di lavoratori del terziario a scambiarsi email per giustificare il proprio impiego. Anche volessimo ravvivare la scena ricominciando a fare guerre ci sono i droni. Dove servono questi milioni di lavoratori?
28 giugno 2023 12:38 - jj2006
La tesi è interessante ma superficiale. Molti migranti fuggono da guerre e carestie, con i soldi raccolti da tutta la famiglia che spera che il nipote trovi lavoro e possa mandare indietro più soldi. Ciò che sembra un tabu nella politica è che ci becchiamo quelli bravi ed intelligenti. Prima sfruttavamo le risorse naturali dei Paesi poveri, ora sfruttiamo le loro risorse umane. Ci sono più medici ghanesi nel Regno Unito che nel Ghana, secondo uno studio di 20 anni fa. Il Brain Drain è la nuova forma di schiavitù.
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