Nell'articolo l'unica frase sensata che leggo è questa:
"..........sarebbe bene aiutare sempre tutti, al là del
sesso, ecc. ecc. Nel limite del possibile chiaramente".
Appunto, NEL LIMITE DEL POSSIBILE e dato che questo limite
è stato abbondantemente superato, adesso sarebbe ora di
finirla. Inoltre concordo pienamente con "renato 9969" a
meno che non si voglia fa diventare l'Italia e l'Europa una
grande Cloaca!
2 novembre 2016 10:01 - renato9969
Io credo che gli abitanti di Goro abbiano ragione ed anche
quelli di Gorino e di Ficarolo.
Io parto dal sano principio che tutti siamo liberi di andare
dove vogliamo e di emigrare dove vogliamo, questa si chiama
libertà, ma a delle condizioni che non possono essere
ignorate come fa il Governo PD.
1) tu entri a casa mia solo se dimostri di essere quello che
sei. Quindi con tutti i documenti in regola. Se non hai
documenti torni a casa tua.
2) devi avere tutte le vaccinazioni, per non creare
emergenze sanitarie ( vedi l' epidemia di meningite a
Firenze, i lebbrosari ecc..)
3) deve essere chiaro il motivo per cui vieni in Italia, (
se rifugiato politico, se fuggi dalla guerra, se sei un
migrante economico)
4) se sei un fuggitivo dalle guerre è giusto accoglierti,
darti un posto in cui dormire e farti lavorare.
5) se sei un migrante economico, oltre ad avere i documenti
in regola devi aver un invito dell'azienda italiana che ti
darà lavoro oltre che a una cifra che ti permette di vivere
in Italia per almeno 2 mesi .
6) Al primo errore che fai, sconti la pena e torni a casa
tua con l' interdizione per 10 anni dal suolo italiano.
7) se vieni in Italia a spese degli italiani devi lavorare
per il comune di residenza, con un piccolo salario, non con
un salario completo perché ci sono le spese di
mantenimento.
Tornando a Goro, il prefetto deve avvisare il sindaco di
quanti e che tipo di migranti ha intenzione di mandare,
inoltre a mio avviso il prefetto che si basa sulle leggi
deve avere la piena conoscenza di chi sono i migranti che
impone al posto. Non fare questo significa violare le
semplici regole della buona convivenza e generare un
problema di ordine pubblico. Nel caso il migrante offenda,
disprezzi, violenti, rubi ed altro considero giusto
espellerlo per i reati più gravi, anche quello che dice che
l' Italia è una merda e che siamo razzisti, poiché gode di
uno stato di rifugiato ed offende l' onore della nazione.
Per quel che riguarda le barricate; è l' unico modo per gli
abitanti di Goro di far sentire la loro voce e le loro
ragioni. Per quel che riguarda il sequestro dell' albergo di
Ficarolo, io credo che la proprietà privata sia tutelata e
comunque i danni creati dal sequestro devono essere
risarciti, ma qui siamo nel Far-West, si invoca lo stato di
emergenza con la facilità con cui si da una caramella ad un
bambino. Questo falso buonismo per i clandestini è volto
solo a far soldi. Se fosse buonismo si sarebbero interessati
di più delle famiglie italiane che sono in difficoltà.
La stessa Chiesa si è dimostrata per quello che è.
Quindi chiudendo l' argomento rimango dell' idea che solo il
4/5% dei clandestini abbia diritto a rimanere nel paese e
tutti gli altri devono essere espulsi prima che avvenga una
rivolta civile.
28 ottobre 2016 22:16 - minotauro5801
100, 1000, 100.000 Goro; se li volete, ospitate questi
clandestini nelle vostre case.
Questo non avverra' perché voi buonisti parolai siete
abituati a fare i froci con il culo degli altri.
28 ottobre 2016 22:03 - lucillafiaccola1796
sarà pure de destra e leghhista ma..chi gli può dare
torto? Questi sono fatti, non parole!
Immigrazione, cominciano i primi sequestri. I dati
dell’invasione! giovedì, 27, ottobre, 2016 Carlo Di
Pietro
In un recente documento a firma Prefetto della Provincia di
Verona si apprende che, per alcune «necessità», è
possibile «acquisire alla temporanea disponibilità
statale» la privata proprietà. Non è una novità che le
tirannie requisiscano iniquamente i beni di privati
cittadini, tuttavia sembra stia diventando prassi anche
nella “democratica” Italia, dove il liberalismo, che
pure non è condivisibile, ha coercitivamente ceduto il
passo al socialismo.
Motivo del sequestro della proprietà privata sarebbe la
«necessità per il preminente interesse pubblico», che
richiederebbe l’adozione di «misure eccezionali ed
urgenti», sebbene «temporanee». Ben sappiamo che i
concetti di “temporaneità” e di “emergenza” sono
parte integrante e quasi “eterna” del burocratismo
italiota.
La Prefettura ammette di essere in seria difficoltà a causa
della non-politica interna ed estera del “governo” Renzi
(non eletto), troppo concentrato nella distruttiva missione
immigrazionista, tanto da dichiarare: «Non potendosi
ricorrere a strumenti amministrativi ordinari», dunque
cancella il diritto alla privata proprietà, sebbene dopo
«ponderazione» (sic!), a guisa del «preminente interesse
pubblico».
Cita poi l’articolo 7 della «Legge del 20 marzo 1865, n°
2248 allegato E». Un dietrologismo legislativo pari solo a
quello dei sunniti e dei talmudisti, dunque evoca la «legge
per l’unificazione amministrativa del Regno d’Italia»,
di cui l’«allegato E» riguarderebbe i «Contenziosi
amministrativi», ovverosia: «Allorché per grave
necessità pubblica l’autorità amministrativa debba senza
indugio disporre della proprietà privata, od in pendenza di
un giudizio per la stessa ragione, procedere
all’esecuzione dell’atto […]».
26 ottobre 2016 18:26 - lucillafiaccola1796
tutto questo buonismo sinisto mi sta facendo diventare
legista. I fatti che si raccontano sono: stavano al bar da
clienti, di proprietà dei baristi, è andata l'istituzione
[de che] ed ha detto ai presenti "fuori di qui ché ci
dobbiamo mettere questi che abbiamo raccattato in africa o
da quelle parti e che ci rendono 40 euro al giorno, meno i 2
euro che diamo a loro in mano,e fanno 38 euro al giorno,
buttali via...ci dobbiamo andare a trans che diamine...e
quelli i clienti ed i baristi si sono incavolati ed hanno
reagito. Insomma li volevano palestinizzare e quelli non ci
sono stati...embeh? Che cianno torto? Mavalà Ghé dinì!