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21 settembre 2015 19:46 - lucillafiaccola1796
ed ora che l'8 dicembre grazie al pappa francesco I e spero ultimo, saremo invasi da dicono 30 milioni di trogloditi arroganti e maleducati che normalmente vivono nel deserti californiani o texani come buzzurri analfabeti anziché in condomini cittadini, che faremo per difenderci? Erigeremo i Muri di Roma?
Che dice il concordato con lo scv? Che dice il tranttato di schengen sul flusso turistico nella città di Roma? Li facesse atterrare dentro piazza s. pietro sti tutisti delcav! Facile fare i ricchi col sudore della f..... degli altri! Incassa incassa e non paga una cazza!
20 settembre 2015 22:18 - Bista
Veramente, Angelo, nessuno ha accennato all'arricchimento culturale, mi pare.

Di altri arricchimenti materiali sì, ma è esecrabile che solo si pensi di trasformare in opportunità per noi la tragedia di tanta gente che per sopravvivere deve scappare dalla sua terra.

E' evidente che anche nel linguaggio, nonostante il fumo dell'ipocrisia verbale, siamo scesi ad un livello di volgarità inaudito.

La perdità di identità di un popolo e lo sradicamento di un essere umano dalla propria nazione è un misfatto che nessun risarcimento può compensare.

Non prendiamoci in giro, noi europei con aperture e integrazioni velleitarie e interessate a merito di Buonone e a carico di Pantalone: finiamola di riempire il mondo di armi all'insegna del finché c'è guerra c'è speranza e di altro che qui non si può dire perché ci son delle signore.
19 settembre 2015 19:04 - angelo41
La Germania vuole solo i siriani, che sono la parte più evoluta dei così detti "migranti", il resto, cioè gli africani e la feccia la riserva all'Italia. Altro che favole.
Poi vorrei capire quale arricchimento culturale ci possano dare questi popoli che corrono in massa da noi invece di andare in sud Africa, per esempio, oppure in Arabia Saudita, uno stato ricco e più affine alla cultura, alle usanze e alla religione di questa massa di gente.
10 settembre 2015 21:15 - Bista
Buono Renato.
Se tu fossi in Germania non ce l'avresti così con quei disperati.
Come mai?
Perché le condizioni son diverse: c'è un popolo di differenza.
Se un popolo (si fa per dire, perché qui siamo ancora a Cavour) manda al governo la feccia, e ci gode e ci sguazza per decine d'anni, mica può pretendere che ne venga fuori il distillato.

Quello che ci sta capitando ce lo siamo tutto meritato.
9 settembre 2015 10:02 - renato9969
In Italia si fa venire dentro tutta la spazzatura e tutti fanno quello che vogliono, rompono scippano, rubano, protestano, si accoltellano ed uccidono. Chiaramente non tutti sono così, ma la percezione del pericolo c'è. Abbiamo smesso di uscire la sera, abbiamo le sbarre alle finestre, l' antifurto ed adesso la pistola sotto mano. Non c'è serietà da parte dello stato e quindi per non morire siamo costretti a mettere mano alle armi, a questo siamo arrivati e Dio non voglia che accada qualcosa di veramente brutto per cui si dia la caccia al nero. Si dice che siano delle risorse, può essere, ma al momento le risorse a me hanno rubato la bicicletta. Se prima davo loro da mangiare pensando che loro sono degli esseri umani oggi mi giro dall'altra parte, perché non meritano . Se si pensa che io sia razzista, dico: lo stato mi costringe ad essere così. Gli italiani sono in difficoltà economiche, alcuni si sono suicidati, da nord a sud abbiamo gli stessi problemi. La gente muore di fame od è sfrattata ma i comuni per i nostri non fanno niente, mentre per i clandestini: telefono, soldi, sigarette, alloggio con pasti caldi e voi che dite di comandare l' Italia pensate che questo possa durare? basta una scintilla per dar fuoco alle polveri od ad incendiare una intera foresta.
9 settembre 2015 9:10 - Joda_mm
La capacità delle persone è di PERCEPIRE le situazioni da prospettive diverse. E’ vero che agli inizi del secolo scorso, milioni di profughi, in prevalenza europei, sono sbarcati negli USA e che milioni di meridionali hanno contribuito al benessere del nord Italia e Europa. Ma la situazione economica di allora richiedeva queste forze lavoro, inoltre era possibile accrescere il debito pubblico, il welfare per queste persone totalmente inesistente. La diversità culturale di molte regione ha reso difficile l’integrazione (tutt’ora Bolzano è divisa da gruppi linguistici), altrove le comunità africane, in prevalenza marocchine, non sono integrate con quelle italiane e in Germania, i tedeschi difficilmente frequentano, ad esempio, i turchi. Inoltre, sempre in Germania, non si assiste al degrado, allo sfruttamento, al caporalato o ai venditori abusivi alimentato dai clandestini. La sicurezza, nei paesi del nord Europa, è percepita come tale e di conseguenza l’atteggiamento e la “paura” nei loro confronti è diversa, non si vive in abitazioni blindate con l’angoscia di aver dimenticato di accendere l’antifurto di casa e nelle stazioni non esistono minori di determinate etnie che, nonostante l’ennesimo scippo, continuano indisturbate la loro delinquenziale attività sotto gli occhi di agenti rassegnati. Non vivono centinaia di migliaia, forse milioni, di clandestini come in Italia, di cui nessuno sa nulla e che, in qualche modo, sopravvivono.
4 settembre 2015 19:02 - lucillafiaccola1796
eh eh eh la unkeyvable bigass è furbetta, ma solo perché affiliata a scudorosso e fendiroccia glielo lasciano essere...avessimo le palle la manderemmo non a porta a porta ma a prima porta, da residente, non da visitatrice...tanto anche i siriani laureati a breve saranno sostituiti dai robot, che però non hanno interesse a comprarsi quanto producono ...quindi avendo distrutto l'umanità non avranno clienti e si mangeranno l'uno con l'altro tanto per non annoiarsi... già godo al pensiero dello sceNario e/o sceMario
3 settembre 2015 18:06 - ennius4531
In base alla mia esperienza, e a quanto si legge, il numero delle imprese di stranieri é aumentato in quanto loro possono fare ciò che ad un Italiano difficilmente é possibile fare : evasione fiscale e contributiva, lavoro in nero, orari di lavoro poco ... sindacali.

Il rischio economico é ridottissimo se non nullo in quanto in gran parte nullatenenti e , in caso di situazioni pesanti, scompaiono.

Questa si chiama concorrenza sleale che obbliga le aziende di italiani a chiudere.

Certo, non tutto é così. Ci sono anche gli imprenditori stranieri perfettamente in regola.

Ma quando si legge , dopo un rogo di un capannone con sette morti a Prato gestito da cinesi, che ..

" Immigrazione. Prato dichiarava ufficialmente, nel 2010, 17 mila immigrati cinesi, ma il numero supera probabilmente i 50 mila contando i clandestini.
"Dopo l'esplosione - è la dichiarazione dell'Adoc, Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori - chiediamo allo Stato di porre fine a queste sventure e di ripristinare i diritti dei cittadini cinesi in Italia, che spesso vivono e lavorano in condizioni limite, vicini alla schiavitù" ,

a cui seguono le affermazioni del governatore della Toscana ..
Enrico Rossi:
"Questa tragedia l'abbiamo sulla coscienza tutti. Occorre andare più a fondo nella denuncia della più grande concentrazione di lavoro nero in Italia. Siamo sotto la soglia dei diritti umani",

un qualche interrogativo sulla ... qualitá di queste aziende a me pare che anche uno sprovveduto se lo dovrebbe porre.
3 settembre 2015 13:51 - Bista
Ahi, ahi, Mastrantoni: Lei è di quelli che se la bevono.

Se son veri, son proprio quei dati che Lei cita a dare torto all'assunto che Lei sostiene sull'assistenzialismo e sullo sviluppo economico.
Sviluppo economico di chi?
Rimesse degli immigrati a vantaggio di chi?
Rifletta...
3 settembre 2015 13:03 - Primo Mastrantoni
Economia: Immigrati, in 3 anni +86mila imprese di stranieri (21 agosto 2015.) Cinesi leader nell’abbigliamento, marocchini nel commercio E’ stata la spinta all’imprenditorialità degli stranieri residenti in Italia a tenere in territorio positivo il saldo delle imprese italiane. A mostrarlo sono le elaborazioni di Unioncamere-InfoCamere sulla base dei dati degli ultimi tre anni del Registro delle imprese.

Rimesse degli immigrati in Italia: 5,5 miliardi di euro (anno 2014).
2 settembre 2015 21:33 - ennius4531
Mastrantoni, frequenti un pó di piú gli studi dei commercialisti , saprà che una buona fetta sono imprese ( il settore delle pulizie è il piú inflazionato ) di facciata per rilasciare attestati di assunzione utili per la permanenza in Italia.

La vita media di queste imprese é brevissima, i redditi, quando dati, bassissimi.

Per il resto, basta guardare le nostre spiagge , per rendersi conto del livello di evasione fiscale, clonazioni di marchi ecc. ecc. da parte degli stranieri.

Tralasciamo gli spacciatori, specie quelli extraeuropei, che stanno riempiendo le nostre carceri.

Difficile fare un bilancio complessivo e riferirsi ai 'terroni' venuti al nord negli anni del boom del dopoguerra , mi scusi ma è un paragone improponibile.

Per quanto riguarda le rimesse all'estero degli immigrati , a me risulta che Eurostat nel 2013 ne indicasse 6,7 miliardi di euro ... cosí come dato....
2 settembre 2015 21:15 - Bista
Veramente "borbonici" lo usavamo anche noi in Sardegna in segno di dispregio di chiunque, secondo noi, se lo meritasse.
Era un retaggio savoiardo della guerra delle parole, guerra che i vincitori sempre vincono.
In realtà i Borboni erano in tante cose meglio dei Savoia, ma guai a dirlo in periodo fascista.

Noi italiani, diversamente dai tedeschi, siamo gente che le regole non le rispetta, neanche quelle regole che facciamo per noi stessi e diciamo di voler rispettare, nell'interesse comune.
Noi, che abbiamo stesso colore di pelle, viviamo nella stessa regione e nella stessa città, siamo furbi e giochiamo a fregarci a vicenda.
In quali regole dovremmo integrare gli altri se noi siamo i primi a non rispettarle, quelle regole?
Il problema non è irresolubile, speriamo, ma è di difficilissima soluzione perché presuppone che noi imparassimo, da popolo, ad accollarci le sconfitte, come i tedeschi.
Una parola!
2 settembre 2015 20:32 - savpg8801
Roba vecchia, Mastrantoni forse sulla via dell'irripetibilità.
Esamini, allora, dal punto di vista di impresa, quali imprese, cosa fanno, che settori occupano nella scala di importanza. Certo è annoverata come "impresa" un negozietto di kebab, o di una parrucchiera che fa cordelle, o un minuscolo store di prodotti per alimenti extracomunitari, o l'ambulante cinese o arabo che vende mutande o articoli a 1 €, oppure qualche artigiano che si segna come tale, ma fa lavoretti come sappiamo a altre imprese come salariato e "paga" tasse come artigiano. Ma ben lontano dalle consistenti imprese che danno lavoro a operai, che esportano, che arricchiscono ed hanno know how da far pagare e da esportare. E quali e quante imprese medie ci sono fra queste degli immigrati? E quanti e quali professionisti, medici, avvocati, ingegneri, ecc.? I poveri immigrati, prima di arrivare (e non sono tempi questi adatti a ciò) a questi, pur minimi traguardi, dovranno invecchiare e far posto ad altri.
I più lavorano in agricoltura come stagionali,magari a pochi euro, operai di imprese edili(ormai senza lavoro), in regola??? Ma i più sono allo sbando o fuori regola come, del resto, tanti italiani.
Mi parla di rimesse estere. Suppongo che voglia affermare che i nostri italici soldi, magari speriamo, onestamente guadagnati, sia un bene , una cosa valida che emigrino! Mi riferisca delle decine di milioni che da varie parti e compreso Prato (ormai forse in difficoltà) periodicamente vanno in China o altro per rimesse che aggravano la nostra bilancia, oppure per vie incontrollate o illegali anche peggio.
Le dice niente, al di là della demagogica esaltazione di cifra, che questi soldi non vengono reinvestiti in Italia, ovviamente se vanno all'estero?
Quindi questo cosidetto valore aggiunto (parte di ricavo guadagnato(nella migliore delle ipotesi perchè potrebbero essere anche, fra l'altro derivati da imposte non pagate o azioni illecite) non reinvestito è ulteriore danno.
Consideri anche che il bilancio per produrre qualcosa aggrava ulteriormente la nostra Bilancia per consumi ulteriori di fonti energetiche dipendenti da estero, anche se qualcuno potrebbe asserire per pura voglia di contestazione, che lo Stato ci guadagna aggi e accise. Come, peraltro, se uno dei nostri imprenditori, distolga risorse o guadagni per rimetterli all'estero fors'anche in paradisi o conti di occultazione(non mi risulta che ciò sia legale..).
Ripensiamo meglio a queste situazioni e mettiamoci in mente che i conti finali dipendono da TUTTI i fattori che concorrono realmente e non solo a qualcuno citato tanto per fare scoop.
E, da ultimo, quante imprese sono attivate(anche italiane) e dopo pochi mesi o anni, cancellate? Di "QUELLA" impresa e non di saldi bisogna parlare.
2 settembre 2015 19:24 - Primo Mastrantoni
negli ultimi tre anni sono state attivate 86mila nuove imprese di stranieri il che ha tenuto in area positiva il saldo delle imprese italiane.
Rimesse degli immigrati 5,5 miliardi di euro.
2 settembre 2015 18:10 - savpg8801
Che siano una risorsa, almeno al giorno d'oggi e rivedendo in chiave positiva quello che è accaduto tanti anni fa quando c'era ripresa, facile economia, produzione ecc., non è vero per nulla che ci siano vantaggi.Se si vogliono vedere solo le cose positive, per esempio gli immigrati qualcosa mangiano, o consumano, portando soldi ai commercianti, allora i politici e i fautori diranno di si. Non altrettanto chi le cose le vede con globalità.
Gli immigrati costano a Stato e cittadini in opere, sistemi di salvataggio, accoglienza, mantenimento, sanità, trasporti di ogni tipo, affidamenti, ricoveri in strutture pagate tipo alberghi, case, ecc. forse parrocchie, onlus(che vivono con soldi di stato e cittadini), ecc. tantissimi milioni, se non miliardi a far bene i conti.
Per atto di umanità non si può dire molto. Ma se consideriamo che mangiano e sporcano(come tutti) che non lavorano, e che quelli a cui si riesce a far fare qualcosa, certamente non qualificata, non fanno certo testo e mandano, magari, i soldi per rimesse all'estero, non si venga a dire che i conti socio sanitati e previdenziali ne hanno giovamento! Se in passato molti immigrati hanno fatto inserimenti nel tessuto sociale ed economico e ci mettiamo le migliaia di venditori da spiaggia, in momenti di poca crisi, ben venga. Ma non si creda che con centinaia di migliaia di ingressi annui come adesso accade, tutto ciò si ripeta!
Abbiamo disoccupazione intollerabile e pensiamo di far almeno lavorare e produrre pil a questi poveracci?
Senza contare il lato altrettanto negativo della criminalità, dell'implicazione costante di forze di polizia, navali, esercito, carcerario, spaccio di droga, danni alle strutture di accoglienza, avvocati, magistrati, guardiani, trasporti, per rimpatrii. Lista lunga.
Solo per spirito umanitario e di carità si deve ragionare, ma null'altro.
E neppure che in futuro si possa pensare di convertire tutte queste masse in personale esperto e qualificato per lavorare.....ma dove e come con i chiari di luna che ci sono in giro nei settori economici!
2 settembre 2015 16:28 - lucillafiaccola1796
Gli u-mani in genere se la prendono con quelli che stanno "sotto" di loro, MAI con quelli che stanno "sopra" e quindi continuerà così, finche morte non ci separi....e poi tutto ricomincerà finché sta' stronza della Natura non farà, per inerzia, il contro Big Bang Bang Bang e pluf si spegnerà. E ben gli Sta.Lin, pure a lei !
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