ed ora che l'8 dicembre grazie al pappa francesco I e spero
ultimo, saremo invasi da dicono 30 milioni di trogloditi
arroganti e maleducati che normalmente vivono nel deserti
californiani o texani come buzzurri analfabeti anziché in
condomini cittadini, che faremo per difenderci? Erigeremo i
Muri di Roma?
Che dice il concordato con lo scv? Che dice il tranttato di
schengen sul flusso turistico nella città di Roma? Li
facesse atterrare dentro piazza s. pietro sti tutisti
delcav! Facile fare i ricchi col sudore della f..... degli
altri! Incassa incassa e non paga una cazza!
20 settembre 2015 22:18 - Bista
Veramente, Angelo, nessuno ha accennato all'arricchimento
culturale, mi pare.
Di altri arricchimenti materiali sì, ma è esecrabile che
solo si pensi di trasformare in opportunità per noi la
tragedia di tanta gente che per sopravvivere deve scappare
dalla sua terra.
E' evidente che anche nel linguaggio, nonostante il fumo
dell'ipocrisia verbale, siamo scesi ad un livello di
volgarità inaudito.
La perdità di identità di un popolo e lo sradicamento di
un essere umano dalla propria nazione è un misfatto che
nessun risarcimento può compensare.
Non prendiamoci in giro, noi europei con aperture e
integrazioni velleitarie e interessate a merito di Buonone e
a carico di Pantalone: finiamola di riempire il mondo di
armi all'insegna del finché c'è guerra c'è speranza e di
altro che qui non si può dire perché ci son delle signore.
19 settembre 2015 19:04 - angelo41
La Germania vuole solo i siriani, che sono la parte più
evoluta dei così detti "migranti", il resto, cioè gli
africani e la feccia la riserva all'Italia. Altro che
favole.
Poi vorrei capire quale arricchimento culturale ci possano
dare questi popoli che corrono in massa da noi invece di
andare in sud Africa, per esempio, oppure in Arabia Saudita,
uno stato ricco e più affine alla cultura, alle usanze e
alla religione di questa massa di gente.
10 settembre 2015 21:15 - Bista
Buono Renato.
Se tu fossi in Germania non ce l'avresti così con quei
disperati.
Come mai?
Perché le condizioni son diverse: c'è un popolo di
differenza.
Se un popolo (si fa per dire, perché qui siamo ancora a
Cavour) manda al governo la feccia, e ci gode e ci sguazza
per decine d'anni, mica può pretendere che ne venga fuori
il distillato.
Quello che ci sta capitando ce lo siamo tutto meritato.
9 settembre 2015 10:02 - renato9969
In Italia si fa venire dentro tutta la spazzatura e tutti
fanno quello che vogliono, rompono scippano, rubano,
protestano, si accoltellano ed uccidono. Chiaramente non
tutti sono così, ma la percezione del pericolo c'è.
Abbiamo smesso di uscire la sera, abbiamo le sbarre alle
finestre, l' antifurto ed adesso la pistola sotto mano. Non
c'è serietà da parte dello stato e quindi per non morire
siamo costretti a mettere mano alle armi, a questo siamo
arrivati e Dio non voglia che accada qualcosa di veramente
brutto per cui si dia la caccia al nero. Si dice che siano
delle risorse, può essere, ma al momento le risorse a me
hanno rubato la bicicletta. Se prima davo loro da mangiare
pensando che loro sono degli esseri umani oggi mi giro
dall'altra parte, perché non meritano . Se si pensa che io
sia razzista, dico: lo stato mi costringe ad essere così.
Gli italiani sono in difficoltà economiche, alcuni si sono
suicidati, da nord a sud abbiamo gli stessi problemi. La
gente muore di fame od è sfrattata ma i comuni per i nostri
non fanno niente, mentre per i clandestini: telefono, soldi,
sigarette, alloggio con pasti caldi e voi che dite di
comandare l' Italia pensate che questo possa durare? basta
una scintilla per dar fuoco alle polveri od ad incendiare
una intera foresta.
9 settembre 2015 9:10 - Joda_mm
La capacità delle persone è di PERCEPIRE le situazioni da
prospettive diverse. E’ vero che agli inizi del secolo
scorso, milioni di profughi, in prevalenza europei, sono
sbarcati negli USA e che milioni di meridionali hanno
contribuito al benessere del nord Italia e Europa. Ma la
situazione economica di allora richiedeva queste forze
lavoro, inoltre era possibile accrescere il debito pubblico,
il welfare per queste persone totalmente inesistente. La
diversità culturale di molte regione ha reso difficile
l’integrazione (tutt’ora Bolzano è divisa da gruppi
linguistici), altrove le comunità africane, in prevalenza
marocchine, non sono integrate con quelle italiane e in
Germania, i tedeschi difficilmente frequentano, ad esempio,
i turchi. Inoltre, sempre in Germania, non si assiste al
degrado, allo sfruttamento, al caporalato o ai venditori
abusivi alimentato dai clandestini. La sicurezza, nei paesi
del nord Europa, è percepita come tale e di conseguenza
l’atteggiamento e la “paura” nei loro confronti è
diversa, non si vive in abitazioni blindate con l’angoscia
di aver dimenticato di accendere l’antifurto di casa e
nelle stazioni non esistono minori di determinate etnie che,
nonostante l’ennesimo scippo, continuano indisturbate la
loro delinquenziale attività sotto gli occhi di agenti
rassegnati. Non vivono centinaia di migliaia, forse milioni,
di clandestini come in Italia, di cui nessuno sa nulla e
che, in qualche modo, sopravvivono.
4 settembre 2015 19:02 - lucillafiaccola1796
eh eh eh la unkeyvable bigass è furbetta, ma solo perché
affiliata a scudorosso e fendiroccia glielo lasciano
essere...avessimo le palle la manderemmo non a porta a porta
ma a prima porta, da residente, non da visitatrice...tanto
anche i siriani laureati a breve saranno sostituiti dai
robot, che però non hanno interesse a comprarsi quanto
producono ...quindi avendo distrutto l'umanità non avranno
clienti e si mangeranno l'uno con l'altro tanto per non
annoiarsi... già godo al pensiero dello sceNario e/o
sceMario
3 settembre 2015 18:06 - ennius4531
In base alla mia esperienza, e a quanto si legge, il numero
delle imprese di stranieri é aumentato in quanto loro
possono fare ciò che ad un Italiano difficilmente é
possibile fare : evasione fiscale e contributiva, lavoro in
nero, orari di lavoro poco ... sindacali.
Il rischio economico é ridottissimo se non nullo in quanto
in gran parte nullatenenti e , in caso di situazioni
pesanti, scompaiono.
Questa si chiama concorrenza sleale che obbliga le aziende
di italiani a chiudere.
Certo, non tutto é così. Ci sono anche gli imprenditori
stranieri perfettamente in regola.
Ma quando si legge , dopo un rogo di un capannone con sette
morti a Prato gestito da cinesi, che ..
" Immigrazione. Prato dichiarava ufficialmente, nel 2010, 17
mila immigrati cinesi, ma il numero supera probabilmente i
50 mila contando i clandestini.
"Dopo l'esplosione - è la dichiarazione dell'Adoc,
Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori
- chiediamo allo Stato di porre fine a queste sventure e di
ripristinare i diritti dei cittadini cinesi in Italia, che
spesso vivono e lavorano in condizioni limite, vicini alla
schiavitù" ,
a cui seguono le affermazioni del governatore della Toscana
..
Enrico Rossi:
"Questa tragedia l'abbiamo sulla coscienza tutti. Occorre
andare più a fondo nella denuncia della più grande
concentrazione di lavoro nero in Italia. Siamo sotto la
soglia dei diritti umani",
un qualche interrogativo sulla ... qualitá di queste
aziende a me pare che anche uno sprovveduto se lo dovrebbe
porre.
3 settembre 2015 13:51 - Bista
Ahi, ahi, Mastrantoni: Lei è di quelli che se la bevono.
Se son veri, son proprio quei dati che Lei cita a dare torto
all'assunto che Lei sostiene sull'assistenzialismo e sullo
sviluppo economico.
Sviluppo economico di chi?
Rimesse degli immigrati a vantaggio di chi?
Rifletta...
3 settembre 2015 13:03 - Primo Mastrantoni
Economia: Immigrati, in 3 anni +86mila imprese di stranieri
(21 agosto 2015.) Cinesi leader nell’abbigliamento,
marocchini nel commercio E’ stata la spinta
all’imprenditorialità degli stranieri residenti in Italia
a tenere in territorio positivo il saldo delle imprese
italiane. A mostrarlo sono le elaborazioni di
Unioncamere-InfoCamere sulla base dei dati degli ultimi tre
anni del Registro delle imprese.
Rimesse degli immigrati in Italia: 5,5 miliardi di euro
(anno 2014).
2 settembre 2015 21:33 - ennius4531
Mastrantoni, frequenti un pó di piú gli studi dei
commercialisti , saprà che una buona fetta sono imprese (
il settore delle pulizie è il piú inflazionato ) di
facciata per rilasciare attestati di assunzione utili per la
permanenza in Italia.
La vita media di queste imprese é brevissima, i redditi,
quando dati, bassissimi.
Per il resto, basta guardare le nostre spiagge , per
rendersi conto del livello di evasione fiscale, clonazioni
di marchi ecc. ecc. da parte degli stranieri.
Tralasciamo gli spacciatori, specie quelli extraeuropei, che
stanno riempiendo le nostre carceri.
Difficile fare un bilancio complessivo e riferirsi ai
'terroni' venuti al nord negli anni del boom del dopoguerra
, mi scusi ma è un paragone improponibile.
Per quanto riguarda le rimesse all'estero degli immigrati ,
a me risulta che Eurostat nel 2013 ne indicasse 6,7
miliardi di euro ... cosí come dato....
2 settembre 2015 21:15 - Bista
Veramente "borbonici" lo usavamo anche noi in Sardegna in
segno di dispregio di chiunque, secondo noi, se lo
meritasse.
Era un retaggio savoiardo della guerra delle parole, guerra
che i vincitori sempre vincono.
In realtà i Borboni erano in tante cose meglio dei Savoia,
ma guai a dirlo in periodo fascista.
Noi italiani, diversamente dai tedeschi, siamo gente che le
regole non le rispetta, neanche quelle regole che facciamo
per noi stessi e diciamo di voler rispettare, nell'interesse
comune.
Noi, che abbiamo stesso colore di pelle, viviamo nella
stessa regione e nella stessa città, siamo furbi e
giochiamo a fregarci a vicenda.
In quali regole dovremmo integrare gli altri se noi siamo i
primi a non rispettarle, quelle regole?
Il problema non è irresolubile, speriamo, ma è di
difficilissima soluzione perché presuppone che noi
imparassimo, da popolo, ad accollarci le sconfitte, come i
tedeschi.
Una parola!
2 settembre 2015 20:32 - savpg8801
Roba vecchia, Mastrantoni forse sulla via
dell'irripetibilità.
Esamini, allora, dal punto di vista di impresa, quali
imprese, cosa fanno, che settori occupano nella scala di
importanza. Certo è annoverata come "impresa" un negozietto
di kebab, o di una parrucchiera che fa cordelle, o un
minuscolo store di prodotti per alimenti extracomunitari, o
l'ambulante cinese o arabo che vende mutande o articoli a 1
€, oppure qualche artigiano che si segna come tale, ma fa
lavoretti come sappiamo a altre imprese come salariato e
"paga" tasse come artigiano. Ma ben lontano dalle
consistenti imprese che danno lavoro a operai, che
esportano, che arricchiscono ed hanno know how da far pagare
e da esportare. E quali e quante imprese medie ci sono fra
queste degli immigrati? E quanti e quali professionisti,
medici, avvocati, ingegneri, ecc.? I poveri immigrati, prima
di arrivare (e non sono tempi questi adatti a ciò) a
questi, pur minimi traguardi, dovranno invecchiare e far
posto ad altri.
I più lavorano in agricoltura come stagionali,magari a
pochi euro, operai di imprese edili(ormai senza lavoro), in
regola??? Ma i più sono allo sbando o fuori regola come,
del resto, tanti italiani.
Mi parla di rimesse estere. Suppongo che voglia affermare
che i nostri italici soldi, magari speriamo, onestamente
guadagnati, sia un bene , una cosa valida che emigrino! Mi
riferisca delle decine di milioni che da varie parti e
compreso Prato (ormai forse in difficoltà) periodicamente
vanno in China o altro per rimesse che aggravano la nostra
bilancia, oppure per vie incontrollate o illegali anche
peggio.
Le dice niente, al di là della demagogica esaltazione di
cifra, che questi soldi non vengono reinvestiti in Italia,
ovviamente se vanno all'estero?
Quindi questo cosidetto valore aggiunto (parte di ricavo
guadagnato(nella migliore delle ipotesi perchè potrebbero
essere anche, fra l'altro derivati da imposte non pagate o
azioni illecite) non reinvestito è ulteriore danno.
Consideri anche che il bilancio per produrre qualcosa
aggrava ulteriormente la nostra Bilancia per consumi
ulteriori di fonti energetiche dipendenti da estero, anche
se qualcuno potrebbe asserire per pura voglia di
contestazione, che lo Stato ci guadagna aggi e accise. Come,
peraltro, se uno dei nostri imprenditori, distolga risorse o
guadagni per rimetterli all'estero fors'anche in paradisi o
conti di occultazione(non mi risulta che ciò sia
legale..).
Ripensiamo meglio a queste situazioni e mettiamoci in mente
che i conti finali dipendono da TUTTI i fattori che
concorrono realmente e non solo a qualcuno citato tanto per
fare scoop.
E, da ultimo, quante imprese sono attivate(anche italiane) e
dopo pochi mesi o anni, cancellate? Di "QUELLA" impresa e
non di saldi bisogna parlare.
2 settembre 2015 19:24 - Primo Mastrantoni
negli ultimi tre anni sono state attivate 86mila nuove
imprese di stranieri il che ha tenuto in area positiva il
saldo delle imprese italiane.
Rimesse degli immigrati 5,5 miliardi di euro.
2 settembre 2015 18:10 - savpg8801
Che siano una risorsa, almeno al giorno d'oggi e rivedendo
in chiave positiva quello che è accaduto tanti anni fa
quando c'era ripresa, facile economia, produzione ecc., non
è vero per nulla che ci siano vantaggi.Se si vogliono
vedere solo le cose positive, per esempio gli immigrati
qualcosa mangiano, o consumano, portando soldi ai
commercianti, allora i politici e i fautori diranno di si.
Non altrettanto chi le cose le vede con globalità.
Gli immigrati costano a Stato e cittadini in opere, sistemi
di salvataggio, accoglienza, mantenimento, sanità,
trasporti di ogni tipo, affidamenti, ricoveri in strutture
pagate tipo alberghi, case, ecc. forse parrocchie, onlus(che
vivono con soldi di stato e cittadini), ecc. tantissimi
milioni, se non miliardi a far bene i conti.
Per atto di umanità non si può dire molto. Ma se
consideriamo che mangiano e sporcano(come tutti) che non
lavorano, e che quelli a cui si riesce a far fare qualcosa,
certamente non qualificata, non fanno certo testo e mandano,
magari, i soldi per rimesse all'estero, non si venga a dire
che i conti socio sanitati e previdenziali ne hanno
giovamento! Se in passato molti immigrati hanno fatto
inserimenti nel tessuto sociale ed economico e ci mettiamo
le migliaia di venditori da spiaggia, in momenti di poca
crisi, ben venga. Ma non si creda che con centinaia di
migliaia di ingressi annui come adesso accade, tutto ciò si
ripeta!
Abbiamo disoccupazione intollerabile e pensiamo di far
almeno lavorare e produrre pil a questi poveracci?
Senza contare il lato altrettanto negativo della
criminalità, dell'implicazione costante di forze di
polizia, navali, esercito, carcerario, spaccio di droga,
danni alle strutture di accoglienza, avvocati, magistrati,
guardiani, trasporti, per rimpatrii. Lista lunga.
Solo per spirito umanitario e di carità si deve ragionare,
ma null'altro.
E neppure che in futuro si possa pensare di convertire tutte
queste masse in personale esperto e qualificato per
lavorare.....ma dove e come con i chiari di luna che ci sono
in giro nei settori economici!
2 settembre 2015 16:28 - lucillafiaccola1796
Gli u-mani in genere se la prendono con quelli che stanno
"sotto" di loro, MAI con quelli che stanno "sopra" e quindi
continuerà così, finche morte non ci separi....e poi tutto
ricomincerà finché sta' stronza della Natura non farà,
per inerzia, il contro Big Bang Bang Bang e pluf si
spegnerà. E ben gli Sta.Lin, pure a lei !