LO JUS SOLIAVEVA UN SENSO NEGLI STATI UNITI D AMERICA PERCHE
DOVEVA ESSERE INCREMENTATO IL NR DI AMERICANI DATO LO
SCONFINATO TERRITORIO CHE DOVEVA ESSERE POPOLATO IN ITALIA
VANNO MESSI DEI PALETTI MOLTO SOLIDI X CONSIDERARE CITTADINI
ITALIANI IMMIGRATI SOLO X IL FATTO DI ESSERE NATI QUI
DOVRANNO DIMOSTRARE DI ESSERE TALI E QUALI AGLI ITALIANI CON
IUS SANGUINIS E CERTIFICARE LORO LA CITTADINANZA DA
PROVVISORIA AL MOMENTO DELLA NASCITA CON IL COMPIMENTO DELL
ETA' CONSIDERATA EMANCIPATA CHE SECONDO IL SOTTOSCRITTO
POTRA' ESSERE ANTICIPATA A CONCLUSIONE DELLE MEDIE INFERIORI
CIRCA 14 ANNI AUGUF
22 ottobre 2014 7:21 - mariagrazia3828
Non credo che questo genere di problemi centri nulla con la
xenofobia. Lo jus soli, prima che in USA, era stato adottato
in Francia, costringendo, per esempio, le Inglesi a
partorire in ambasciata per evitare di trovarsi un francese
in casa quando i due paesi erano spesso in conflitto. Si
tratta di appioppare ad una persona, che non e in grado di
decidere, una cittadinanza diversa da quella dei propri
genitori. I quali non solo potrebbero essere immigrati anche
temporaneamente ma potrebbero anche semplicemente passare di
qui. Inoltre, visto che non si puo certo togliere d-imperio
altre cittadinanze, significa moltiplicare le persone che
ne hanno due o magari 3. Jus sanguinis di qua, jus soli di
la'e magari residenza stabile in qualche altro posto. Tutto
cio in un periodo in cui scoppiano guerre, pi# o meno
dichiarate, dovunque, e specialmente tra i paesi da cui
proverrebbero questi "italiani d-ufficio". Mi sembra che, se
non si risolve il problema delle doppie cittadinanze con
relative doppie e spesso incompatibili fedelta, lo jus soli,
che prescinde necessariamente dalla cittadinanza dei
genitori e dalla valida espressione di volonta del singolo,
per definizione incapace di esprimerla, sia un grandissimo
errore. Che, oltre a tutto, in tempi di terrorismo,
potremmo anche pagare molto caro. Non vedo che problema ci
sia, invece, a dare piu garanzie ai bambini e soprattutto
alle bambine nate qui utilizzando per tutelarli da eventuali
abusi legali nei paesi d-origine (vedi matrimoni precoci o
poligamia, per restare al diritto civile) la dichiarazione
universale dei diritti dell-uomo o le convenzioni
internazionali salvo poi consentire la scelta di UNA
cittadinanza a 18 anni. E direi che la scelta di UNA
cittadinanza dovrebbe essere richiesta anche agli Italiani
all-estero e ai loro figli. La cittadinanza non dovrebbe
essere solo un fatto di convenienza e saperlo "ci conviene"