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1 febbraio 2010 20:01 - Aleks
Salve.Io sono da serbia,e vivo atualmente in serbia,pero ho la fidanzata italiana.Tutti due comunque vogliamo convivere x sempre insieme e ci vogliamo tanto bene,abbiamo atenzione di sposarci un giorno.Come lo posiamo fare sull teritorio italiano,a sposarci?Unicco motivo entrambi e convivere insieme in santo pace,regolamente pero.Come lo possiamo fare sulla legge, quale sono le regolamento?Dobbiamo vivere x forza in Italia,perche lei ha un figlio di 8 anni,dall primo matrimonio e lo deve seguire nella crescita.Altrementi,Lei venise in mio paese a farsi regolare x vivere.Grazie e mi scuso x gli errori di scritura.Sono otimista nelle cose vere e giustizia.
20 gennaio 2009 0:00 - zaccaria
la domanda e' questa:
ho il visto sul passaporto ancora valido scade a giugno di quest'anno; mi sono sposato al mio paese per che' ho una espulsione ; vi chiedo se posso entrare in italia con il passaporto valido con la moglie e il certificato di matrimonio, in italia tramite avvocato togliere l'espulsione; e' possibile tutto questo? grazie
16 giugno 2008 0:00 - francesco
se uno straniero, che vive in italia da venti anni, è sposato con una italiana e costei non convive più, ma neanche si rende disponibile per la separazione e il divorzio, come può lo straniero chiedere la separazione giudiziale senza avere il permesso di soggiorno ?

27 marzo 2008 0:00 - luisa morganti
Lavoro da tre anni allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura della mia città e vorrei puntualizzare alcune cose. Innanzitutto occorre distinguere tra espulsioni ex artt. 13 comma 2 lett. a e b (conseguenza di illeciti amministrativi) e espulsioni di cui alla lett. c e ss. (conseguenza di illeciti penali); solo in quest'ultimo caso i motivi di sicurezza dello Stato e ordine pubblico prevalgono sull'unità familiare.
Inoltre la prova dell'effettiva convivenza si è resa necessaria per i numerosi abusi che si sono verificati nel corso degli anni. Addirittura sono state scoperte organizzazione che garantivano permesso di soggiorno o cittadinanza proprio utilizzando lo strumento del matrimonio con cittadini italiani: in cambio di piccole somme di denaro anziani o giovani disoccupati, purchè liberi, si prestavano a sposarsi con stranieri, che a loro volta dovevano sborsare all'oganizzazione cifre ingenti.
Per quanto riguarda la residenza, è sufficiente presentare la richeista e attendere che gli incaricati del Comune vengano a casa e ti trovino sul posto, per ottenerla; ciascuno poi è libero di andarsene a vivere dove più gli pare. Così con un minimo di pazienza e di spesa si da' una veste "burocratica" all'inganno.
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