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16 luglio 2008 0:00 - stefano
Nell'attività di meretricio, operata da cittadine comunitarie, e non, la problematica reale è lo scatenare interesse collettivo per la criminalità organizzata, mi spiego meglio, il semplice "vendere il proprio corpo" è di per sè un gesto che produce economia. La produzione di denaro illecito è la direzione di tutte quelle organizzazioni criminali che, forti della sottomissione delle meretrici, sfruttano la situazione producendo beni da investire nel traffico di stupefacenti, armi e tant'altro.
Pertanto, ritengo che se censita dallo Stato l'attività di prostituzione, risulterebbe deleterio per tanti soggetti malavitosi che, subirebbero un danno evidente, rallentando le operazioni illecite. Ben venga l'espulsione, precisando che, nessuna donna sfrutterebbe il suo corpo in strada, soggetta a rischi di varia natura, così imponendo un decoro per quella creatura che è la donna, lasciandola libera di utilizzare il proprio corpo con l'uomo desiderato, senza che ciò provenga da una minaccia o imposizione malavitosa.
16 luglio 2008 0:00 - deluso
bene avrebbero fatto in passato a cacciare gli emigranti italiani in qualsiasi paese essi si sono stabiliti.....
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