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Immigrazione. Le nuove norme cubane sull'emigrazione e le posizioni di apolidia di fatto in Italia
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Articolo di Emmanuela Bertucci
31 dicembre 2012 11:55
 
Il 14 gennaio 2013 entrera' in vigore nella Repubblica di Cuba la nuova legge sull'emigrazione (Decreto ley n. 302 modificativo del la ley n. 1312 "Ley de Migracion" de 20 de septiembre de 1976) che ha introdotto molte novita' per i cittadini cubani all'estero, di cui ci si siamo piu' volte occupati poiche' le restrizioni contenute nella normativa cubana precedentemente in vigore erano "concausa" di situazioni di apolidia di fatto.

Cosa e' accaduto finora
Finora, secondo la legislazione cubana i cittadini cubani che si trattenevano all'estero per oltre undici mesi venivano considerati "emigranti". Benche' Cuba non procedesse in questi casi ad un formale atto di revoca della cittadinanza, di fatto l'attribuzione dello status di emigrante equivaleva in tutto e per tutto ad una revoca tacita della cittadinanza, posto che la condizione di "immigrante" comportava che tali individui:
- decadevano dal diritto di residenza stabile a Cuba, vale a dire non possono rientrare a vivervi stabilmente. L'art. 1 della legge cubana n. 989 del 5.12.1961 (Ley de Confiscación de Bienes) prevedeva che il cittadino cubano che non avesse fatto ritorno nel territorio dello Stato entro il periodo per il quale ne era stata autorizzata l'uscita era considerato emigrante ("Artículo 1: Corresponde al Ministerio del Interior otorgar los permisos de salida y regreso a las personas que abandonan el territorio nacional. Si el regreso no se produjera dentro del término por el cual ha sido autorizada la salida, se considerará que se ha abandonado definitivamente el país");
- subivano la confisca di tutti i beni, mobili e immobili ("Artículo 2: En los casos de las personas comprendidas en el párrafo segundo del artículo 1, todos sus bienes muebles, inmuebles o de cualquier otra clase, derechos, acciones y valores de cualquier tipo se entenderán nacionalizados, mediante confiscación, a favor del Estado Cubano, los cuales se asignarán a los organismos correspondientes");
- decadevano dall'esercizio di diritti civili e politici;
- decadevano dalla possibilita' di acquisire beni in via ereditaria (la salida definitiva del país es también causa que incapacita para adquirir bienes y derechos por vía hereditaria. El emigrante no puede recibir herencias en Cuba si sus familiares han fallecido o si ha sido nombrado heredero en un testamento hecho por un ciudadano cubano. El Código Civil prohíbe esta posibilidad);
- venivano privati della patria potesta' (la privación de la patria potestad por causa de abandono del territorio nacional que prevé el Código de familia vigente en Cuba);
- perdevano il diritto ai sussidi alimentari (libreta);
-potevano fare rientro a Cuba previo rilascio di un permesso di ingresso in qualita' di visitatore (articulo 1 Ley 989/61);

Le modifiche introdotte dalla legge 302 del 2012
La nuova normativa ha prima di tutto eliminato l'obbligo del permesso di uscita dal Paese per i cittadini che intendano recarsi all’estero: a partire dal 14 gennaio 2013 per i cittadini cubani che vorranno lasciare il Paese sarà sufficiente essere in possesso del passaporto.
Si estendera' inoltre il periodo durante il quale il cittadino cubano puo'rimanere all'estero, da undici a ventiquattro mesi: trascorsi i 24 mesi senza aver fatto ritorno verra' considerato "emigrante" (art. 9.1, comma 2: "Se considera que un ciudadano cubano ha emigrado, cuando viaja al exterior por asuntos particulares y permanece de forma ininterrumpida por un término superior a los 24 meses sin la autorización correspondiente, así como cuando se domicilia en el exterior sin cumplir las regulaciones migratorias vigentes").
Per gli emigranti cubani una della novita' di maggior rilievo consiste nella deroga della nuova legge alle norme sulla confisca. Mentre finora all'emigrante venivano confiscati tutti i beni in patria, la nuova normativa espressamente deroga alla legge sulle confische. Tale previsione e' contenuta sia nelle disposizioni finali ("CUARTA: Se deroga la Ley No. 989 de fecha 5 de diciembre de 1961, que dispone la nacionalización mediante confiscación a favor del Estado cubano, de los bienes, derechos y acciones de los que se ausenten con carácter definitivo del país, y cuantas otras disposiciones legales se oponen a lo dispuesto en el presente Decreto-Ley")
della norma che nei "considerando" iniziali: "Las recientes medidas aprobadas por el Gobierno, relativas a la posibilidad de trasmitir sus bienes, por quienes emigran definitivamente del país, y la necesidad de establecer nuevos conceptos que se atemperen al escenario actual, aconsejan derogar la Ley No. 989 de 5 de diciembre de 1961, que dispone la nacionalización mediante confiscación a favor del Estado cubano de los bienes, derechos y acciones de los que se ausentan definitivamente del territorio nacional, en virtud de que sus regulaciones se encuentran incorporadas a la legislación especial correspondiente"

Secondo la nuova normativa dunque i beni di chi rimane all'estero per piu' di ventiquattro mesi non saranno automaticamente confiscati ma potranno (prima della partenza, immaginiamo) essere donati ai propri familiari o venduti. In caso non siano stati ne' venduti ne' donati verranno confiscati dallo Stato. In particolare per le abitazioni, lo Stato confischera' sempre i beni immobili, salvo trasmetterne a sua volta la proprieta' ad eventuali parenti che siano regolarmente soggiornanti a Cuba.

Una ulteriore novita' di estremo interesse per chi vive all'estero e' la possibilita' di tornare nel paese, per qualsiasi cittadino cubano "emigrato" per 90 giorni, periodo che si estende a 180 nel caso degli emigrati con regolare soggiorno all'estero (Consejo de Ministrios, Decreto n. 305 del 2012, in modifica del decreto n. 26 del 1978: "Artículo 47.1: Los ciudadanos cubanos emigrados pueden permanecer hasta 90 días en sus visitas a Cuba.
2. Los ciudadanos cubanos con residencia en el exterior pueden permanecer hasta 180 días en sus visitas a Cuba.
3. En ambos casos, la autoridad migratoria puede prorrogar el término cuando corresponda.)


Se il quadro normativo e' abbastanza chiaro per chi lascera' il Paese dal 14 gennaio in poi, meno chiaro e' per chi' e' gia' all'estero e dalla propria partenza sono passati piu' di undici mesi ma meno di 24, cioe' per chi secondo la "vecchia normativa" era gia' considerato "emigrante" mentre seguendo le nuove norme non lo sarebbe. Sul punto la legge contiene una disposizione speciale secondo cui i cittadini cubani che alla data di entrata in vigore della legge di migrazione risiedano all'estero in qualita' di emigrati o con regolare permesso nel Paese di residenza "mantengono la propria condizione migratoria" ("DISPOSICIÓN ESPECIAL ÚNICA: Los ciudadanos cubanos que a la entrada en vigor del presente Decreto-Ley residen en el exterior en calidad de emigrados o con permiso de residencia en el exterior, mantienen su condición migratoria". Parrebbe dunque che la nuova legge non abbia alcun effetto retroattivo, sebbene secondo alcune dichiarazioni rilasciate da esponenti della Direzione immigrazione i cubani che siano all'estero da piu' di 11 mesi potranno permanere all'estero regolarmente fino a due anni.
 
 
 
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