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Immigrazione. Le nuove Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli studenti stranieri
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Articolo di Cristiana Olivieri *
25 febbraio 2014 17:15
 
 Lo scorso 20 febbraio il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha pubblicato le nuove "Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri", documento definitivo che ha seguito l'elaborazione dei dati raccolti negli ultimi anni dalla Direzione Generale per lo Studente del MIUR.
Il testo prende forma a seguito delle mutate circostanze socio-culturali, profondamente influenzate dalla globalizzazione e dall'aumento del fenomeno migratorio, da cui sono scaturite esigenze di tutela per gli studenti stranieri e il loro percorso formativo, in parallelo a quello degli studenti italiani.
Gli ultimi dati parlano chiaro: gli alunni con cittadinanza non italiana nelle nostre scuole sono passati a 830.000, in confronto ai 430.000 del 2006, anno a cui risalgono le ultime Linee Guida.
Scopo principale di questo documento è quello di fornire agli istituti scolastici soluzioni organizzative e didattiche per accogliere e facilitare l'integrazione di ragazzi di origine non italiana che frequentano le scuole del nostro Paese, elaborando percorsi personalizzati in considerazione alle particolari situazioni familiari degli studenti: famiglie miste, ambienti familiari non italofoni, minori non accompagnati nel territorio italiano, alunni rom, sinti e caminanti, ecc..

L'iscrizione avviene con procedure online al sito www.iscrizioni.istruzione.it, dove le informazioni e le indicazioni sono fornite in maniera molto chiara; seguendo le indicazioni del sito si può effettuare la registrazione e l'iscrizione guidata. Una parte del sito contiene le domande più frequenti (F.A.Q.), estremamente utili per la risoluzione di problemi diffusi: ad esempio, si prevede che, nel caso in cui la famiglia dello studente da iscrivere non disponga di un computer o l'alunno sia figlio di irregolari, quindi sprovvisto di codice fiscale, ci si può rivolgere direttamente ad una scuola del territorio per assistenza nelle procedure. La documentazione necessaria per l'iscrizione consiste in: documenti sanitari che attestino le vaccinazioni obbligatorie (che altrimenti devono esser fatte) e documenti o autocertificazioni sugli studi compiuti nel Paese di origine (qualora siano stati effettuati). Nella fase di inserimento si richiede anche un costante e proattivo coinvolgimento delle famiglie, che devono mantenersi in contatto con la struttura scolastica, ed eventualmente possono servirsi di mediatori culturali o interpreti messi a disposizione dalle scuole.
Per quanto concerne la valutazione degli studenti, come già previsto dal D.P.R. 394/99 all'art. 45, i minori con cittadinanza non italiana sono soggetti alle stesse forme e modalità di valutazione utilizzate per gli italiani, ad es. voti espressi in decimi, verifiche periodiche e finali, ammissione alla classe successiva con valutazione almeno di 6/10, rilascio pagelle, ecc., con le dovute personalizzazioni in base al background formativo, comprensione della lingua e tipologia di scuola frequentata. Le prove degli esami di Stato non possono in alcun modo essere differenziate, nemmeno formalmente.
L'orientamento nella scelta del percorso formativo, sia per l'università che per la scuola superiore, assume carattere cruciale e deve essere facilitato e reso completo con l'aiuto dei docenti, anche al fine di evitare ritardi nell'istruzione, quindi aggravio di costi e maggiori difficoltà per l'integrazione.
Le Linee Guida prevedono ovviamente assistenza nell'insegnamento della lingua italiana, dove assumono ruolo centrale i docenti nella fase di inserimento, e i compagni nella fase del miglioramento delle capacità comunicative nel cosiddetto L2 ( l'italiano come lingua appresa in un momento successivo rispetto alla lingua-madre).
Dal momento dell'inserimento fino alla completa integrazione, gli studenti attraversano tre fasi: l'apprendimento iniziale dell'italiano L2 per la comunicazione di base, quella intermedia di acquisizione del linguaggio per l'apprendimento e infine l'apprendimento dei contenuti insieme agli alunni italofoni.
Sono previste per la prima fase da 8 a 10 ore di insegnamento della lingua italiana come L2 (lingua seconda) per la durata di 3 o 4 mesi, organizzate secondo livelli di apprendimento e non in base all'età degli studenti; il tutto affiancato da attività di laboratorio linguistico per lo sviluppo della capacità di ascolto, scrittura e lettura. Oltre a queste attività, il supporto più importante, a giudicare dai dati statistici, consiste nell'"apprendimento integrato", ovvero il contatto continuo e diretto con gli studenti italofoni.
In un contesto multiculturale e multietnico è stato inoltre inevitabile assumere un approccio multilinguistico anche nelle comunicazioni e negli avvisi all'interno dell'ambiente scolastico.
Anche la formazione del personale docente deve tenere conto del panorama variegato delle scuole: già nel 2010, il decreto 249 richiedeva per gli insegnanti capacità gestionali e relazionali che favoriscano l'integrazione degli alunni con background diversi; così come il contratto nazionale di docenti e personale ATA dello scorso luglio e il decreto-legge 104/2013 (art. 16, lettera c) prevedono finanziamenti specifici per la formazione del personale in aree con forte processo migratorio o frequentate da nomadi.
Rilevanti nel percorso di integrazione sono anche i CPIA (Centri Provinciale per l'Istruzione degli Adulti), che hanno il compito di favorire la scolarizzazione e l'organizzazione di corsi di lingua per adulti, a cui è richiesto, ai fini del rilascio del permesso di soggiorno, il superamento di un test di italiano di livello almeno A2 secondo il Quadro Comune Europeo per la conoscenza delle lingue.
Infine, per accedere a tutti i servizi offerti sul territorio e garantire la diffusione di informazioni, anche normative, utili al processo di integrazione, è stato istituito il Portale Integrazione Migranti dalla collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Miur e Ministero dell'Integrazione, finanziato dal Fondo Europeo per l'Integrazione, dove i migranti possono orientarsi su diversi campi della vita quotidiana: Lingua italiana, casa, salute, minori, mediazione e altro ancora.

* Consulente legale Aduc

 
 
 
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