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Decreto flussi 2008: parzialmente illegittimo per il TAR Lazio
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Articolo di Emmanuela Bertucci
19 gennaio 2009 0:00
 
 
l 14 gennaio 2009 la Prima Sezione del TAR Lazio ha dichiarato, con una ordinanza, illegittimo il Decreto flussi 2008 (1) nella parte in cui vieta di presentare le domande di assunzione ai datori di lavoro extracomunitari che possiedono il permesso di soggiorno.
 
La questione e' stata sollevata da un gruppo di datori di lavoro stranieri extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno, che si sono rivolti al tribunale amministrativo chiedendo che venisse dichiarato illegittimo il decreto flussi 2008 nella parte in cui consentiva la conferma della domanda di assunzione solo se in possesso della carta di soggiorno.  
Questa disposizione e' palesemente in violazione della legge sugli stranieri che non richiede al datore di lavoro straniero il possesso di carta di soggiorno o permesso di soggiorno di lungo periodo per poter concorrere al decreto flussi o per assumere altri lavoratori stranieri: l'art. 22 del d.lgs. 286/1998 prevede infatti che i lavoratori stranieri possano essere assunti da "datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia".  
 
Tale discriminazione era stata giustificata dal Governo con la necessita' di consentire la creazione di rapporti di lavoro con persone (i datori) ben radicate nel tessuto sociale italiano per consentire una maggiore stabilita' dei rapporti di lavoro, ed il modo per "garantire" questo obiettivo era stato individuato nel richiedere ai datori di lavoro persona fisica il possesso della carta di soggiorno.
 
Il discorse non regge, posto che nessuna particolare garanzia e' chiesta agli italiani, ne' ai cittadini comunitari, ne' tanto meno alle ditte (persone giuridiche) straniere. Una discriminazione non giustificabile, che viola anche l'art. 2 del testo unico in materia di immigrazione che, nello stabilire i "diritti e doveri dello straniero", al comma 2 prevede che "lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio dello stato gode dei diritti in materia civile attribuiti al cittadino italiano, salvo che le convenzioni internazionali in vigore per l’Italia e il presente testo unico dispongano diversamente".
Queste considerazioni hanno correttamente portato il TAR Lazio a sospendere questa parte del provvedimento.
Rimane pero' aperto il problema: e ora? Moltissimi datori di lavoro stranieri non hanno ri-presentato la domanda di assunzione perche' non in possesso del richiesto requisito della carta di soggiorno e dunque non hanno partecipato al decreto flussi 2008. Dovra' intervenire il Ministero dell'Interno, con un provvedimento riparatore. Per questi motivi, nei prossimi giorni la senatrice Donatella Poretti depositera' sul punto una interrogazione parlamentare.
 
Il testo dell'ordinanza del Tar:
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