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Adozione maggiorenne straniero. Sentenza italiana riconosciuta per la prima volta in Bielorussia
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Articolo di Isabella Cusanno *
20 aprile 2011 11:42
 
Il recepimento della adozione maggiorenne n. 52/2010 del Tribunale di Bari in favore del cittadino bielorusso Ruslan Dzibrou e' una realta'.Il ministero della Giustizia Bielorusso, incaricato del recepimento su indicazione del vice presidente del Tribunale regionale di Moghilev, ha acquisito la sentenza integrata ai sensi dell'art. 287 cpc italiano, integrazione avvenuta a seguito sempre di sollecitazione del medesimo Tribunale regionale di Moghilev, e gli atti ad essa connessi.
E' la prima volta in assoluto che una sentenza italiana di adozione maggiorenne viene recepita ed eseguita in territorio Bielorusso. L'accoglimento del provvedimento italiano e' stato possibile in forza della normativa di diritto internazionale privato vigente e dei trattati bilaterali intercorsi tra le due Nazioni.
Per anni le sentenze italiane di adozione maggiorenne e relative a cittadini Bielorussi adottati da cittadini italiani hanno operato in totale oscurita' ed in assenza di ogni riconoscimento, senza riscontro in terra bielorussa. Era prassi che i maggiorenni bielorussi prendessero la via dell'Italia ancora prima che un provvedimento italiano ne dichiarasse l'intercorsa adozione e quindi lo stato di figlio di un cittadino italiano. Spesso i cittadini bielorussi finivano per transitare nella condizione di clandestinita', e invece avevano pieno diritto di essere accolti in Italia e riconosciuti in Bielorussia.
Per anni le Questure ed i Tribunali di Italia sono stati costretti a trovare vie intermedie per far si' che queste persone -qualche volta gia' clandestine per il decorso del breve tempo messo a disposizione dal visto turistico, l'unico che erano riuscite a procurarsi- giunte in Italia con la convinzione di venir adottate,ottenessero il provvedimento necessario e quindi un permesso di soggiorno stabile.
Si veniva cosi' a creare una condizione assurda che tutta la buona volta delle autorita' -questa volta- non era in grado di sanare senza complicazioni e distorsioni, mentre a questi cittadini bielorussi spettava di diritto percorrere una via maestra ed illuminata a giorno nel pieno della legalita'.
Per i cittadini maggiorenni Bielorussi che vengono adottati, come per quelli di tutte le altre nazionalita' nelle medesime condizioni, si concretizza la possibilita' di ottenere l'adozione esprimendo il proprio consenso tramite l'Ambasciata Italiana e la delega notarile ai sensi dell'art.311 del cc italiano e conseguentemente entrare in Italia a pieno titolo come figli adottivi di cittadini Italiani. Allo stesso modo la condizione, lo status, i diritti costituzionali di queste persone vengono assicurati nel pieno rispetto delle loro identita' in entrambe le Nazioni, senza timori di fraintendimenti ed ambiguita'.
Il ritardo accumulato  nell'affrontare questa questione alla luce della normativa di diritto internazionale privato e di ogni fonte esistente applicabile ma testardamente ignorata, ha comportato notevoli disagi sia per le famiglie italiane che per i cittadini bielorussi, disagi che adesso possono essere ritenuti superati in forza di quanto ottenuto con il recepimento e l'esecuzione della prima sentenza italiana in materia.

* avvocato del foro di Bari

 
 
 
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